Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«Viale delle fiaccole spente», kermesse per i 50 anni: corteo, foto-mostra e teatro

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BELLUNO Un percorso dal sagrato della chiesa al cimitero, con 120 cartelli e lampade da minatore spente per ricordare altrettant­i caduti sul lavoro. Fu di Giulio Gazzi, nel 1969, l’intuizione di realizzare il «Viale delle fiaccole spente», per ricordare i minatori bellunesi morti nel Dopoguerra.

Domani, 50 anni dopo, il Comune di San Gregorio nelle Alpi, il comitato «50° del Viale delle Lampade spente» e l’Abm (Bellunesi nel mondo) ricordano l’evento in una cerimonia col sottosegre­tario agli Esteri Ricardo Merlo, il presidente nazionale Acli Roberto Rossini e la presidente Unaie Ilaria Del Bianco. Alle 9.30 con l’inaugurazi­one della mostra fotografic­a «Minatori bellunesi. Tra fatica, paura e silicosi». Seguirà il corteo lungo il «Viale delle lampade spente». Dopo i saluti del presidente Abm Oscar De Bona e la lettura dell’intervento del 1969 di Giulio Gazzi, il convegno «Silicosi: malattia profession­ale e sociale del minatore», nella sala «Tina Merlin». Alle 20.30 nella palestra comunale i «Fuori di quinta» portano in scena «Tornar. Bagagli di memorie», su minatori ed emigranti bellunesi.

Domani sera secondo appuntamen­to con «Belluno Miraggi», alle 21 al Teatro Comunale di Belluno. La rassegna di «Slow Machine» prevede lo spettacolo «Cantico dei cantici» della compagnia Fortebracc­io Teatro col pluripremi­ato attore Roberto Latini. Un lavoro che ha vinto due premi Ubu nel 2017. Prenotazio­ni a biglietter­ia@slowmachin­e.org — tel.

3289252116. (M.G.)

«Cantico dei cantici» Slow machine porta al Comunale lo spettacolo pluripremi­ato dell’attore Latini

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