Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Maxi-intervento contro lo spreco d’acqua
Lunedì iniziano i lavori di Ats per riammodernare la rete idrica della città
TREVISO Il monitoraggio satellitare condotto nei mesi scorsi ha evidenziato perdite rilevanti sulla rete idrica trevigiana, uno spreco di risorse economiche e ambientali.
Ats corre ai ripari: lunedì parte il primo di cinque interventi per quasi 500 mila euro di investimento, che porteranno alla sostituzione delle tubature più vecchie e nuovi allacciamenti. Durerà per tutto l’anno il cantiere diffuso di Alto Trevigiano Servizi: si comincia da Fiera, da via Alzaia (490 metri), strada dei Roveri (115 metri) e prato della Fiera, nelle stradelle interne A, B e C (350 metri). Durante i lavori, che dureranno circa due mesi, sarà istituito un senso unico alternato in via Alzaia mentre le altre vie saranno chiuse al traffico, ma con accesso garantito a pedoni, frontisti e residenti. Quella del capoluogo è una delle situazioni più complesse, spiega l’ad Pierpaolo Florian: «Il lotto di intervento è stato programmato alla luce dell’obsolescenza delle attuali tubature, le cui condizioni precarie hanno causato in passato frequenti rotture e che presentano significative perdite di acqua potabile. Il nodo da sciogliere, oltre all’eliminazione di queste perdite nelle condotte, è il completamento della rete idrica e fognaria». Saranno realizzati anche otto nuovi nodi idraulici e il rifacimento di 46 allacciamenti completi di pozzetto per contatore. «Le reti oggi non sono collegate tra loro – continua Florian -, andremo a creare un anello per un continuo ricircolo di acqua che consentirà di migliorare la qualità, dato che vengono eliminati i cosiddetti fine-linea». Il 28 gennaio partirà un cantiere simile a San Lazzaro e dopo l’estate Ats passerà ad altre vie nei quartieri e in centro. «L’efficienza dell’acquedotto e la riduzione dello spreco - chiude il presidente di Ats Raffaele Baratto - è una delle priorità dei sindaci e della società. In un paio di anni abbiamo già ridotto le perdite dal 44,8% al 33,8%. Molto resta da fare perché il sistema delle condotte dell’acqua è vetusto e in passato la manutenzione è stata svolta in maniera discontinua».