Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

La vicenda

- Gianni Favero

assumere iniziative di politica economica profondame­nte diverse da quelle sostenute finora. Ci può anche stare che un anno fa la recessione non ci fosse e su quel clima si siano tarate le scelte. Ma ora il governo dovrebbe cambiare rotta, come fanno spesso proprio le imprese». Il che significa ad esempio attrezzare interventi sul cuneo fiscale e ridurre il costo del lavoro. «Per fortuna – aggiunge l’imprendito­re - veniamo dalla spinta di Industria 4.0, con gli incentivi abbiamo investito molto negli ultimi due anni ed abbiamo ottenuto un buon recupero di efficienza». Ricetta a cui si aggiunge ricetta: «Occorre far partire le opere pubbliche - sostiene il segretario Cgil, Christian Ferrari -. Non necessaria­mente le grandi. Ci sono centinaia di piccoli cantieri da sbloccare, si pensi alla messa in sicurezza idrogeolog­ica. Il dato della recessione ci preoccupa e la politica non può evitare di affrontarl­o. La Pedemontan­a, pur essendo il modello di tutto ciò che non si deve fare, per progettazi­one, finanziame­nto e costruzion­e, a questo punto non può non essere conclusa».

A valutare la situazione attuale sui tempi lunghi, con un approccio meno allarmato, è Bruno Vianello, presidente di Texa, anch’egli, come Visentin, impegnato sull’automotive: «Trovo inutile riversare responsabi­lità su questo governo. Ci sono tempi di vacche magre e grasse. La politica, è vero, a volte è lenta. A chi ci governa si chiede di essere abbastanza intelligen­te da interpreta­re i momenti di magra, smettere per un po’ di mungere e magari portare un po’ di fieno. Alla fine non mi sembra così complicato». 

Bonomo: la congiuntur­a non è colpa di Palazzo Chigi. Ma Quota cento non è la risposta

Le soluzioni Visentin: interventi sul cuneo fiscale. Ferrari: smuovere i tanti piccoli cantieri

 ??  ?? Kering Eyewear, base a Padova, è la società del colosso francese del lusso che da quattro anni gestisce gli occhiali delle griffe del gruppo. Guidata dall’ex manager Safilo Roberto Vedovotto (nella foto) studia e vende le collezioni di occhiali, realizzati da costruttor­i terzi. In società con i francesi è entrato anche il gruppo svizzero del lusso Richemont. Nei primi nove mesi 2018 Kering Eyewear ha ottenuto ricavi per 307 milioni
Kering Eyewear, base a Padova, è la società del colosso francese del lusso che da quattro anni gestisce gli occhiali delle griffe del gruppo. Guidata dall’ex manager Safilo Roberto Vedovotto (nella foto) studia e vende le collezioni di occhiali, realizzati da costruttor­i terzi. In società con i francesi è entrato anche il gruppo svizzero del lusso Richemont. Nei primi nove mesi 2018 Kering Eyewear ha ottenuto ricavi per 307 milioni

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