Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
La vicenda
assumere iniziative di politica economica profondamente diverse da quelle sostenute finora. Ci può anche stare che un anno fa la recessione non ci fosse e su quel clima si siano tarate le scelte. Ma ora il governo dovrebbe cambiare rotta, come fanno spesso proprio le imprese». Il che significa ad esempio attrezzare interventi sul cuneo fiscale e ridurre il costo del lavoro. «Per fortuna – aggiunge l’imprenditore - veniamo dalla spinta di Industria 4.0, con gli incentivi abbiamo investito molto negli ultimi due anni ed abbiamo ottenuto un buon recupero di efficienza». Ricetta a cui si aggiunge ricetta: «Occorre far partire le opere pubbliche - sostiene il segretario Cgil, Christian Ferrari -. Non necessariamente le grandi. Ci sono centinaia di piccoli cantieri da sbloccare, si pensi alla messa in sicurezza idrogeologica. Il dato della recessione ci preoccupa e la politica non può evitare di affrontarlo. La Pedemontana, pur essendo il modello di tutto ciò che non si deve fare, per progettazione, finanziamento e costruzione, a questo punto non può non essere conclusa».
A valutare la situazione attuale sui tempi lunghi, con un approccio meno allarmato, è Bruno Vianello, presidente di Texa, anch’egli, come Visentin, impegnato sull’automotive: «Trovo inutile riversare responsabilità su questo governo. Ci sono tempi di vacche magre e grasse. La politica, è vero, a volte è lenta. A chi ci governa si chiede di essere abbastanza intelligente da interpretare i momenti di magra, smettere per un po’ di mungere e magari portare un po’ di fieno. Alla fine non mi sembra così complicato».
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Le soluzioni Visentin: interventi sul cuneo fiscale. Ferrari: smuovere i tanti piccoli cantieri