Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Investito, ciclista muore dopo 5 giorni
Luciano Battistella era stato travolto in via Callalta. Aperta un’inchiesta
TREVISO Si svolgeranno domani mattina i funerali di Luciano Battistella, il pensionato 61enne travolto mentre era in sella alla sua bicicletta e morto, dopo cinque giorni di agonia, all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso. L’uomo era stato investito lo scorso 26 giugno mentre, in sella alla sua bicicletta, pedalava lungo via Sant’Osvaldo, nel quartiere di Fiera. L’incidente si era verificato intorno alle 17.30, lo stesso orario nel quale, ogni giorno, l’uomo usciva per una pedalata prima di cena. Purtroppo però, all’incrocio con via Callalta, mentre stava attraversando la strada, era stato travolto da un’auto. Nell’impatto era stato sbalzato violentemente a terra. I soccorsi sono stati immediati, i sanitari del Suem 118 lo hanno trasferito d’urgenza in ospedale. Ma le sue condizioni sono apparse critiche fin dall’inizio, e a nulla sono valse le cure e i tentativi dei medici del Ca’ Foncello. Il pensionato ha lottato tra la vita e la morte per cinque giorni, ma il 2 luglio il suo cuore si è fermato. La procura ha aperto un’indagine con ipotesi di reato di omicidio stradale a carico del conducente dell’auto. Oltre a una perizia per accertare la dinamica dello schianto e le eventuali responsabilità dell’automobilista, la procura ha disposto l’autopsia sul corpo dell’uomo, eseguita nei giorni scorsi. L’obiettivo dell’esame autoptico è accertare il nesso di causa tra le lesioni riportate nell’incidente e la morte dell’uomo. Nei giorni scorsi il magistrato, ha quindi concesso il nulla osta per i funerali che sono stati fissati per lunedì mattina, alle ore 10, nella chiesa di Casier, il paese del quale era originario. Battistella fino alla pensione, arrivata qualche anno fa, aveva gestito insieme alla moglie Rina, la carrozzeria Veneta a Silea. Viveva in via Marconi, a Treviso, con la moglie. Era un grande appassionato di musica e di bicicletta e ogni giorno saliva in sella per un giro in città o per raggiungere Casier, paese al quale era rimasto molto legato. Battistella, oltre alla moglie, lascia la figlia Alessia.