Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Impianti sportivi: un regalo In arrivo 2,5 milioni di euro

A Longarone e Alpago 500 mila euro a testa. Dubbi dal taglio incentivi-fusioni

- Davide Piol

BELLUNO Pioggia di soldi per gli impianti sportivi in provincia e già pronti i singoli progetti. Dopo gli annunci ora è ufficiale. Il bando statale «Sport e Periferie» porterà in Veneto circa 5,8 milioni di euro per realizzare le strutture nelle zone svantaggia­te e periferich­e. Quasi la metà di questi fondi, due milioni e mezzo di euro, saranno destinati alla provincia di Belluno.

«Con i soldi messi a disposizio­ne per le periferie e le aree sportive — commenta il parlamenta­re del M5s Federico D’Incà — diamo una risposta chiara ed efficiente che dimostra la nostra attenzione verso i territori in maggiore difficoltà. È davvero una buona notizia, specie per i comuni montani che potranno realizzare interventi sulle strutture e sugli impianti esistenti, oltre a costruirne di nuovi. Non vogliamo lasciare indietro nessuno e, grazie allo sport, l’inclusione sociale del territorio si può rafforzare».

I due milioni e mezzo di euro destinati al Bellunese saranno ripartiti tra Alpago (500.000 euro), Belluno (145.600), Danta di Cadore (112.500), Lamon (440.139), Longarone (500.000), Pieve di Cadore (392.094), Tambre (150.000), Trichiana (153.900 e 94.900) e Zoppè di Cadore (47.450).

«Abbiamo già pronto un modello di fattibilit­à per rendere più efficiente dal punto di vista energetico la palestra comunale — spiega il sindaco di Lamon, Ornella Noventa — Una struttura usata dalle scuole, ma anche dalle associazio­ni sportive locali. Il costo dell’intervento è di 600.000 euro. I 160.000 euro mancanti come Comune».

I fondi a Longarone serviranno al rifaciment­o della pista d’atletica e dello spogliatoi­o dello stadio, mentre quelli per il capoluogo andranno all’impianto di cogenerazi­one energetica della piscina comunale.

Il Comune di Alpago, che potrà contare su mezzo milione di euro, vorrebbe potenziare i due campi sportivi a Pallier di Pieve che diventereb­bero polifunzio­nali, ma rischia di non arrivarci economicam­ente. li mettiamo «I tagli previsti agli incentivi per la fusione dei Comuni — chiarisce il sindaco Umberto Soccal — mettono in pericolo la possibilit­à di poter fare quell’investimen­to che è di quasi un milione di euro. Ne mettevamo una parte, ma se ci tolgono mezzo milione l’anno diventa problemati­co. Bisognerà capire se rivedere l’intero progetto, ma ci sono delle regole che sono state infrante e avevamo già dato il nostro impegno».

Il Comune di Alpago è nato a inizio 2016 dalla fusione di Farra, Pieve e Puos. «Quello della fusione dei Comuni — rassicura D’Incà — è un tema che ho seguito con particolar­e attenzione negli ultimi cinque mesi, da quando si è evidenziat­a la mancanza di fondi aggiuntivi per il 2019. Il problema nasce dall’alto numero di fusioni di comuni nel 2019 e dalla limitatezz­a delle risorse a disposizio­ne. Ho avuto rassicuraz­ioni dal viceminist­ro Castelli per avere a disposizio­ne le risorse promesse ai Comuni fusi, almeno a partire dalla prossima Legge di bilancio».

In città

In vista 145 mila euro per la centrale energetica della piscina

 D’Incà (M5S) Aiutiamo i territori svantaggia­ti come quelli montani E sulle fusioni penalizzat­e sto lavorando

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Campi e strutture I fondi di «Sport e periferie» aiuteranno 9 Comuni in provincia

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