Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Impianti sportivi: un regalo In arrivo 2,5 milioni di euro
A Longarone e Alpago 500 mila euro a testa. Dubbi dal taglio incentivi-fusioni
BELLUNO Pioggia di soldi per gli impianti sportivi in provincia e già pronti i singoli progetti. Dopo gli annunci ora è ufficiale. Il bando statale «Sport e Periferie» porterà in Veneto circa 5,8 milioni di euro per realizzare le strutture nelle zone svantaggiate e periferiche. Quasi la metà di questi fondi, due milioni e mezzo di euro, saranno destinati alla provincia di Belluno.
«Con i soldi messi a disposizione per le periferie e le aree sportive — commenta il parlamentare del M5s Federico D’Incà — diamo una risposta chiara ed efficiente che dimostra la nostra attenzione verso i territori in maggiore difficoltà. È davvero una buona notizia, specie per i comuni montani che potranno realizzare interventi sulle strutture e sugli impianti esistenti, oltre a costruirne di nuovi. Non vogliamo lasciare indietro nessuno e, grazie allo sport, l’inclusione sociale del territorio si può rafforzare».
I due milioni e mezzo di euro destinati al Bellunese saranno ripartiti tra Alpago (500.000 euro), Belluno (145.600), Danta di Cadore (112.500), Lamon (440.139), Longarone (500.000), Pieve di Cadore (392.094), Tambre (150.000), Trichiana (153.900 e 94.900) e Zoppè di Cadore (47.450).
«Abbiamo già pronto un modello di fattibilità per rendere più efficiente dal punto di vista energetico la palestra comunale — spiega il sindaco di Lamon, Ornella Noventa — Una struttura usata dalle scuole, ma anche dalle associazioni sportive locali. Il costo dell’intervento è di 600.000 euro. I 160.000 euro mancanti come Comune».
I fondi a Longarone serviranno al rifacimento della pista d’atletica e dello spogliatoio dello stadio, mentre quelli per il capoluogo andranno all’impianto di cogenerazione energetica della piscina comunale.
Il Comune di Alpago, che potrà contare su mezzo milione di euro, vorrebbe potenziare i due campi sportivi a Pallier di Pieve che diventerebbero polifunzionali, ma rischia di non arrivarci economicamente. li mettiamo «I tagli previsti agli incentivi per la fusione dei Comuni — chiarisce il sindaco Umberto Soccal — mettono in pericolo la possibilità di poter fare quell’investimento che è di quasi un milione di euro. Ne mettevamo una parte, ma se ci tolgono mezzo milione l’anno diventa problematico. Bisognerà capire se rivedere l’intero progetto, ma ci sono delle regole che sono state infrante e avevamo già dato il nostro impegno».
Il Comune di Alpago è nato a inizio 2016 dalla fusione di Farra, Pieve e Puos. «Quello della fusione dei Comuni — rassicura D’Incà — è un tema che ho seguito con particolare attenzione negli ultimi cinque mesi, da quando si è evidenziata la mancanza di fondi aggiuntivi per il 2019. Il problema nasce dall’alto numero di fusioni di comuni nel 2019 e dalla limitatezza delle risorse a disposizione. Ho avuto rassicurazioni dal viceministro Castelli per avere a disposizione le risorse promesse ai Comuni fusi, almeno a partire dalla prossima Legge di bilancio».
In città
In vista 145 mila euro per la centrale energetica della piscina
D’Incà (M5S) Aiutiamo i territori svantaggiati come quelli montani E sulle fusioni penalizzate sto lavorando