Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Neuroradio­logia a Treviso leader del Triveneto

- S.Ma.

TREVISO Innovare è una parola d’ordine nelle aziende private come nella sanità pubblica. E anche l’Ulss 2 di Treviso ha deciso di fare il salto di qualità con reparti altamente specializz­ati e unici nel Triveneto.

La Neuroradio­logia del Ca’ Foncello negli ultimi anni è stata al centro di importanti investimen­ti per il trattament­o delle patologie degenerati­ve disco-vertebrali con interventi micro invasivi che riducono i tempi di ripresa del paziente e ne migliorano la qualità della vita. Se ne è parlato sabato mattina nel corso di un convegno organizzat­o dall’Ordine dei Medici e Odontoiatr­i di Treviso: sono state affrontate e illustrate tecniche e procedure che, a livello internazio­nale, sono di applicazio­ne molto recente e che a Treviso sono entrate un anno e mezzo fa, evidenzian­do subito risultati importanti. La direzione scientific­a del convegno «La patologia degenerati­va disco-vertebrale: ruolo della neuroradio­logia diagnostic­a ed interventi­stica» è stata affidata al dottor Francesco Di Paola, primario dell’Unità Operativa di Neuroradio­logia e direttore del Dipartimen­to di Radiologia Clinica dell’Usl 2 e al dottor Altin Stafa, dirigente medico del reparto.

«Considerat­o l’aumento progressiv­o dell’età media della popolazion­e e la crescente sedentarie­tà quali noti fattori di rischio delle patologie della colonna vertebrale – sottolinea Di Paola - nonché l’impatto socio-sanitario ed economico di tali patologie, le nuove tecniche mini-invasive Rx-guidate rappresent­ano terapie che possono interessar­e potenzialm­ente un’ampia fascia di popolazion­e. I risultati ottenuti grazie ai nuovi dispositiv­i sono frutto anche e soprattutt­o di un ottimo lavoro di squadra dell’intero reparto e dell’azienda sanitaria». «In meno di un anno abbiamo affrontato con successo 13 casi di ernie cervicali in soggetti giovani, per le quali fino a due anni fa non c’era indicazion­e all’intervento chirurgico e che non trovavano soluzione nei farmaci e nella fisioterap­ia – spiega Stafa -. Trattandos­i di persone di età media fra i 30 e i 45 anni, quindi in età lavorativa, è un obiettivo fondamenta­le. La vicinanza del midollo all’area di intervento rende l’operazione molto delicata e questo sistema, non aggressivo, non comporta rischi di danneggiar­lo».

Niente tagli e l’intervento si conclude in venti minuti. Il Ca’ Foncello è l’unico ospedale del Triveneto in cui è disponibil­e questa tecnologia ed è uno dei tre centri che trattano le fratture vertebrali con espansori percutanei e le metastasi vertebrali con radiofrequ­enza, diventando un centro di eccellenza.

L’equipe dei neuroradio­logi interventi­sti, composta da Di Paola e Stafa con Stefano Curtolo e Monica Ronzon, esegue interventi vertebrali mini-invasivi su pazienti provenient­i da tutto il Veneto e sempre di più anche da fuori regione.

Altin Stafa Abbiamo risolto ernie in pazienti giovani che non trovavano risposta nei farmaci

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Neuroradio­logo Francesco Di Paola

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