Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Strade di sangue: un morto a settimana
Il 2019 segna il bilancio più tragico nella storia della Marca. L’allarme della polizia
TREVISO Nella notte tra sabato e domenica, è andato in scena il servizio di prevenzione delle «stragi del sabato sera» della polizia stradale di Treviso che si è concluso con il ritiro di 16 patenti. Un dispositivo che per la prima volta si è svolto lungo l’autostrada A27 in una data non scelta a caso: il 17 novembre era la giornata nazionale in ricordo delle vittime della strada. E per Treviso le celebrazioni si accompagnano un bilancio grave: 42 morti dall’inizio del 2019.
TREVISO Una parte di autostrada chiusa e una deviazione obbligatoria nella stazione di servizio. Così nella notte tra sabato e domenica, è andato in scena il servizio di prevenzione delle «stragi del sabato sera» della polizia stradale di Treviso che si è concluso con il ritiro di 16 patenti.
Un dispositivo che per la prima volta, non si è svolto sulle strade cittadine ma lungo l’autostrada A27 in una data non scelta a caso. Domenica 17 novembre, infatti, si celebrava la giornata nazionale in ricordo delle vittime della strada. E per Treviso le celebrazioni si accompagnano un bilancio preoccupante. Fino ai primi giorni di novembre, infatti, sulle strade della Marca si sono registrati 42 incidenti mortali. Lo stesso numero di tutto il 2018 e quindi destinato ad aumentare. Per questo il ministero dell’Interno ha programmato, nelle tratte autostradali in gestione ad Autostrade di tutto il territorio nazionale, una serie di controlli sulle condizioni psico-fisiche dei conducenti. Così dalla mezzanotte di sabato, 10 equipaggi per un totale di 19 operatori della sezione di Treviso e della sottosezione autostradale, oltre che dei distaccamenti di Vittorio Veneto e Castelfranco Veneto hanno presidiato l’area di servizio Piave Est, tra il casello di Treviso Nord e quello di Conegliano. «Con la collaborazione del personale di Autostrade per l’Italia – spiega il comandante della Polstrada Alessandro De Ruosi -, il traffico è stato bloccato in concomitanza dell’area di servizio e deviato all’interno dell’area di servizio dove gli automobilisti sono stati controllati dagli agenti e dal personale medico». Oltre all’uso di etilometro sono stati fatti controlli anche con l’utilizzo di un sofisticato laboratorio mobile che ha consentito di accertare la presenza di droghe nei soggetti alla guida. I risultati sono stati significativi: su 284 persone sottoposte a controllo con etilometro 10 sono risultate positive con tassi alcolemici tra 0,6 e 1,7 grammi di alcol per litro di sangue, con conseguenti sanzioni e la sospensione della patente.
«Ma il risultato davvero eclatante – continua il comandante De Ruosi -, è stato quello dei controlli antidroga. Su 25 conducenti sottoposti al precursore che accerta la presenza di sostanze stupefacenti, sette sono risultati positivi e per questo sottoposti a una visita dal medico presente su strada e sottoposti ad esame di secondo livello (prelievo del sangue) direttamente su strada grazie al laboratorio mobile fornito da Autostrade per l’Italia».
L’ulteriore accertamento ha dato conferma della positività in sei casi, cinque di questi erano conducenti e per loro è scattata la denuncia per guida sotto l’effetto di droghe e la sospensione della patente di guida. Alcuni dei conducenti risultati positivi erano neopatentati per cui per loro le sanzioni risulteranno tutte aumentate di un terzo e la sospensione della patente sarà da 1 anno e mezzo a 3 anni. «Nei giorni scorsi inoltre – conclude De Ruosi -., visto che una delle cause principali degli incidenti stradali è la distrazione, abbiamo effettuato servizi di contrasto all’uso del telefono alla guida con veicoli “civetta”. E in pochi giorni sono state contestate quasi 50 violazioni specifiche ciascuna delle quali è costata ai malcapitati sanzioni da 165 a 661 euro e la decurtazione di 5 punti sulla patente».