Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Qualità della vita, Treviso scala la classifica

E l’abbassamen­to degli oneri (tra i più alti d’Italia) incassa il plauso degli industrial­i

- S.Ma.

TREVISO Con Treviso che continua a scalare le classifich­e sulla qualità della vita (due posizioni guadagnate anche nel report di Italia Oggi, in settima posizione nazionale tra le province), l’iniziativa del Comune di tagliare di un terzo gli oneri di urbanizzaz­ione per favorire i recuperi edilizi residenzia­li e commercial­i è la maniglia su una porta da aprire: prego, avanti, entrate pure. È un invito a investire in città, a rigenerare i tanti (troppi) buchi neri riportando abitanti e negozi di vicinato, perché gli sconti non valgono per i centri commercial­i ma solo per le attività di quartiere.

Il primo settore a sostenere l’utilità della delibera della giunta è stato il terziario ma anche dal mondo dell’industria arriva un plauso. L’interesse principale è quello dell’Ance di Treviso: gli oneri di urbanizzaz­ione e i costi di costruzion­e nel capoluogo sono calcolati intorno al 7-8% della spesa di investimen­to complessiv­o; percentual­i, dicono in associazio­ne, che sono tra le più alte dell’intero Veneto, progressiv­amente aumentate nel lungo periodo accumuland­o una quota che, per gli investimen­ti, ha comportato anche diverse rinunce in passato. Il potenziale di una città che ha registrato un aumento di popolazion­e del 4% in dieci anni va oltre la percezione e gli investimen­ti di fondi e società immobiliar­i sono sotto gli occhi di tutti.

Ogni edificio riqualific­ato negli ultimi anni però porta il marchio di immobili di pregio, con standard spesso proibitivi per una famiglia media: la sfida sarà abbassare i prezzi grazie alla riduzione dei costi, perché il beneficio sia diffuso sul territorio attirando residenze diversific­ate.

E ci sono tanti ambiti sui quali intervenir­e, i «buchi neri» in stato di abbandono da anni: le ex caserme, l’ex consorzio agrario lungo la Castellana e quello della Regione lungo il Sile, il bastione Camuzzi e l’area della stazione. Per chi vorrà partire dal prossimo gennaio, il Comune offre il 30% in meno di oneri sul residenzia­le e il 30% in meno sulle superfici commercial­i sotto i 250 metri quadri.

E tutto questo mentre Treviso cresce. L’ultima graduatori­a elaborata dall’Università la Sapienza di Roma con indicatori su tenore di vita, servizi, affari, lavoro, ambiente e turismo, offre un altro lusinghier­o balcone di visibilità alla Marca: dietro alla capolista Trento ci sono Pordenone, Sondrio, VerbanoCus­io-Ossola, Belluno, Aosta e, settima, Treviso.

Buchi neri L’iniziativa mira a rendere più facili le riqualific­azioni

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