Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Il maltempo lancia le Regionali 2020 E il Pd studia Zaia
I civici ora puntano su Lorenzoni
TREVISO La Lega, si sa, è in campagna elettorale perenne (Salvini insegna). Con stivali impermeabili fin sopra il ginocchio, cappuccio in testa, giorno e notte sotto la pioggia o immerso nell’acqua alta di Venezia, quella del governatore Luca Zaia in vista delle regionali del 2020 era già iniziata da tempo ma è divampata durante l’emergenza in Laguna di questi giorni.
Il centrodestra è pressoché pronto, pur in assenza di dettagli su liste e schieramento. Manca la sinistra, che a novembre inoltrato, a poco più di un anno dalle urne, non ha ancora il volto da contrapporre al potentissimo doge del Veneto. Ma ci lavora e da Treviso qualcosa si muove. E si comincia dai civici e da... Luca Zaia.
Il Pd di Marca ieri sera si è riunito in assemblea in via Castagnole per avviare la consultazione sul programma per le elezioni regionali e sottoporre a tesserati e circoli un questionario di priorità tematiche, mentre i dem cittadini si preparano al primo incontro propedeutico alla corsa: la presentazione e analisi del libro dell’opitergina Giulia Princivalli «L’influencer. La strategia comunicativa di Zaia». L’esordio è incentrato sul rivale che diventa, per una sera, il caso-studio. Una comunicazione efficiente e coerente che per vent’anni (dalla Provincia alla Regione) non sembra aver avuto momenti di calo. «È una macchina da conoscere, dalla quale c’è anche da imparare e con la quale confrontarsi – spiega il segretario dell’unione comunale di Treviso Giovanni Tonella -. L’approfondimento sarà in termini anche critici, per svelare e confutare una serie di balle raccontate in tutti questi anni di governo, per capire come costruire un’agenda diversa da quella della Lega.
Non per fare gli influencer, ma per affrontare i temi nel modo giusto, senza slogan ma con contenuti».
Mentre il Pd chiama a raccolta i circoli, Treviso Civica offre spazi nuovi alla discussione politica inserendo un volto che, per molta di quella politica, comincia ad avere un diffuso interesse. Domani sera (mercoledì, ore 20.45, Ca’ del Galletto) la lista ha organizzato un incontro con Arturo Lorenzoni, vicesindaco di Padova, che racconterà l’esperienza alle comunali nel 2017 e «il nuovo progetto per le regionali 2020». Lorenzoni non sbarca a Treviso da candidato ma è stato il primo a «metterci la faccia», si dice in gergo, a parlare di un gruppo da costruire per tirare la volata a Venezia contro Zaia, e la Marca lo accoglie per innescare una scintilla: la volontà è che contro l’uscente ricandidato la coalizione faccia uno sforzo di maggiore radicamento territoriale scegliendo una strada meno partitica. Treviso Civica esprime l’esigenza «di dare una voce unica al movimento e organizzata al movimento sempre più capillare delle realtà civiche». A dare il via alla serata saranno Sossio Vitale e Maria Buoso.
E nel Pd, come emerge dal documento regionale, l’ipotesi diventa un auspicio: «Siano benvenute tutte le forze civiche radicate nel territorio che si fanno interpreti del bene comune dei cittadini e delle comunità». Lorenzoni ne è una delle espressioni più vive in Veneto, avendo ottenuto con la lista Coalizione Civica un risultato notevole a sostegno del centrosinistra contro Massimo Bitonci. Insomma, uno che la Lega l’ha sconfitta. Il vicesindaco padovano non è sceso in campo ma lancia messaggi e il Pd raccoglie. Sarà promossa anche una piattaforma digitale di apertura al mondo civico.
Il manifesto Dem tratta temi soprattutto ambientali: si parla di un «Veneto sostenibile, rinnovabile e a emissioni zero» con l’invito a «investire in giustizia sociale e rispetto della dignità umana, secondo i valori di un nuovo umanesimo ecologico». Nei giorni successivi all’acqua granda di Venezia, assume un significato ancora più concreto e diventa il tasto su cui battere. Nelle prossime settimane il segretario provinciale Giovanni Zorzi convocherà assemblee sovra-comunali per allargare la partecipazione alla realizzazione del programma, sottoporre e ricevere i questionari con le segnalazioni dei rappresentanti territoriali. Le alleanze verranno dopo: c’è ancora in ballo la sponda con il Movimento 5 Stelle, oggi diviso al suo interno fra favorevoli e contrari.
Tonella (Pd) Studiamo Zaia non per fare gli influencer ma per costruire un’agenda