Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Misurina, summit con i pediatri Lanzarin: «Vanno sensibilizzati»
BELLUNO Continua l’operazione salvataggio dell’Istituto «Pio XII» di Misurina, famoso per la cura e la riabilitazione dell’asma infantile e a rischio chiusura per problemi economici. Dopo l’appello lanciato a settembre dalla proprietà, l’Opera diocesana «San Bernardo degli Uberti» di Parma, pronta a chiuderlo, la giunta Zaia prima ha deliberato un budget di 1,2 milioni di euro l’anno dal 2020 al 2022 e la semplificazione dell’accesso alla struttura, poi ha portato il problema in commissione Salute, a Roma, per esortare le altre Regioni a inviare i pazienti a Misurina. E ieri ha iniziato la campagna di sensibilizzazione dei pediatri.
L’Azienda ospedaliera scaligera ha ospitato l’incontro con i medici del «Pio XII», i pediatri di libera scelta, i medici di famiglia, i vertici delle Usl del Veneto organizzato dalla Regione per illustrare le iniziative a sostegno della sopravvivenza dell’istituto privato convenzionato.
«Le difficoltà burocratiche sono state indicate, fin dall’inizio della crisi, come una delle cause principali della scarsa affluenza — ha spiegato Manuela Lanzarin, assessore regionale alla Sanità — Con la nostra delibera del 30 ottobre le abbiamo semplificate e ora iniziamo un cammino, in rete e con incontri sul territorio, per informare i pediatri, perché abbiano elementi per valutare in autonomia l’opportunità di scegliere Misurina per le terapie ai loro pazienti. Un lavoro a più facce, che si basa anche sul budget a noi assegnato e sulla definizione dei criteri di accesso per i residenti in Veneto». Ovvero una visita nei reparti specializzati dell’Azienda ospedaliera di Padova o di Verona.
Intanto la proprietà del «Pio XII» annuncerà a fine mese il destino della struttura.