Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Un metro di neve naturale, sui monti decollano gli incassi
Stagione record Cannoni a riposo, risparmi milionari
BELLUNO Sulle Dolomiti, a differenza del fondovalle, nei giorni scorsi non è nevicato. Ma la stagione dello sci regala comunque numeri da record. Merito delle abbondanti nevicate di fine novembre e inizio dicembre, che hanno ricoperto di una coltre bianca e soffice quasi tutte le piste delle Dolomiti. I cannoni hanno fatto il resto, permettendo di innevare perfettamente i comprensori. Il tocco finale lo ha dato il meteo, che in questo weekend regala giornate limpide e sole splendente. E così gli uffici skipass lavorano a pieno ritmo, come a questo punto dell’anno non si vedeva da tempo. «Finora è andato tutto per il meglio – commenta soddisfatto Renzo Minella, presidente regionale di Anef, l’associazione che raggruppa i gestori degli impianti a fune – anche se in questi giorni non è nevicato, se non per pochissimi centimetri: poco più di 5 in Agordino e ad Auronzo. Ma è bastata la neve caduta abbondante in precedenza per creare l’attesa e far salire al massimo la voglia di sciare. E l’aver potuto aprire quasi tutti gli impianti secondo il calendario previsto (in alcuni casi anche prima, ndr) ha dato lo sprint giusto alla stagione».
Ora si lavora alacremente per rendere sciabili i anche i raccordi e i rientri, che sono a quote più basse e finora di neve ne hanno vista poca. Sulle piste vere e proprie, invece, è un vero spettacolo. Ovunque si supera abbondantemente il metro di coltre bianca naturale: 130 centimetri a Cortina, un metro e mezzo ad Arabba, addirittura più di due metri sulla Marmolada. Praticamente finora i cannoni sparaneve in quota sono rimasti a riposo. Un regalo per gli sciatori, ma anche per i bilanci delle società impiantistiche. «L’arrivo della neve naturale già a inizio stagione è stato di certo un grosso aiuto – prosegue Minella – perché ha effettivamente permesso di limitare molto l’utilizzo degli impianti di innevamento artificiale, che incidono per circa il 10% nel bilancio annuale delle società. Certo non è pensabile pensare di fare a meno del tutto dell’innevamento artificiale, ormai è di fatto obbligatorio. Ma visto gli alti costi necessari per “costruire” la neve, meno se ne utilizza meglio è».
Una quantificazione dei risparmi non è ancora stata fatta: «Il bilancio si potrà fare solo a fine stagione – spiega il presidente di Anef – ma posso ipotizzare che i risparmi saranno consistenti». E allora godiamoci le piste: «Dopo la neve, ora speriamo nel clima giusto – incrocia le dita Minella – ovvero belle giornate, con poco vento e temperature fredde che permettono di mantenere al meglio il fondo naturale delle piste». Ma cosa manca per arrivare alle vacanze di Natale preparati al meglio? «Poco conclude Minella – in questi giorni stiamo preparando le piste di raccordo che ancora non era stato possibile aprire, e se le temperature resteranno così contiamo nel giro di pochi giorni di aprire anche tutti i rientri a valle».