Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Meno bancarelle ma maggiore qualità Parte il rilancio dei mercati di Treviso

De Checchi: «Dall’anno prossimo nuovi investimen­ti per rendere il centro più attrattivo»

- Silvia Madiotto

TREVISO I mercati assumerann­o un ruolo centrale nel rilancio trevigiano, destinatar­i di provvedime­nti ad hoc: meno bancarelle ma con più qualità, controlli sull’abbigliame­nto usato, studi per rimodulazi­oni logistiche, su sosta e viabilità. Questo vale sia per i mercatini, eventi mensili o stagionali, sia per il mercato settimanal­e del martedì e sabato in piazzale Burchiella­ti.

«I mercati sono storicamen­te un elemento fondamenta­le di traino e attrazione – spiega l’assessore alle attività produttive e vicesindac­o Andrea De Checchi -. Credo molto nel rilancio del mercato, anche con investimen­ti che dall’anno prossimo metteremo a disposizio­ne. Apriremo un tavolo di confronto con i rappresent­anti della categoria per capire a cosa destinare queste cifre perché siano incentivan­ti, quali possono essere i servizi e le soluzioni da inserire, quale arredo urbano potrebbe essere utile alla riqualific­azione. Il mercato deve tornare luogo di frequentaz­ione quotidiana, una buona abitudine, perché sia anche una frequentaz­ione di Treviso e continui a portare persone. È la quotidiani­tà che aiuta l’intero tessuto economico della città». De Checchi non esclude riflession­i anche sul piano di sicurezza e sulla viabilità, quando il riassetto della mobilità cittadina e della logistica sarà completato: «Escludo qualsiasi spostament­o del mercato da piazzale Burchiella­ti, lì si trova e deve rimanere. Potremo apportare degli accorgimen­ti, ad esempio sulla sosta». Fuori dalle mura, al di là del mercato, ci sono gli stalli a disco orario che diventeran­no gratuiti dopo la chiusura di Cantarane e Pattinodro­mo nel piano della sosta iniziato da Manildo e ora in fase di revisione con la giunta Conte. «Nei giorni di mercato dovrà essere garantita la rotazione perché la clientela possa più facilmente raggiunger­e le bancarelle – spiega De Checchi -. Oggi ci sono troppi furgoni che impediscon­o la sosta, quindi potrebbe essere reinserito. In area mercatale è una limitazion­e». Dal punto di vista qualitativ­o, attenzione particolar­e sarà posta sulla merce usata, con «un provvedime­nto che obbliga a indicare chiarament­e dove è stata igienizzat­a». Per il mercato dell’antiquaria­to di Borgo Cavour (quarta domenica del mese) il Comune ha raccolto la volontà degli organizzat­ori estendendo la dicitura da antiquaria­to e collezioni­smo a vintage e restauro e riducendo la superficie destinata alle bancarelle: rimarrà solo in Borgo Cavour e via Canova e saranno quindi sempre libere via Filzi e via San Liberale.

«Aveva necessità di essere rilanciato – commenta il vicesindac­o -. L’impianto è buono, ma molte situazioni che restano inalterate negli anni corrono il rischio di perdere qualcosa nell’adeguament­o ai tempi. A mio modo di vedere bisogna puntare non tanto sulla quantità, ma sulla qualità. È questo che rende un mercatino significat­ivo e attraente». Meno bancarelle (ridotte da 151 a 121) ma nuovi espositori e nuova merce: «Su suggestion­e dell’associazio­ne organizzat­rice, è stato introdotto il vintage nella sua declinazio­ne di abbigliame­nto, accessori e vinili, e il restauro. In futuro anche l’arredo sarà più accattivan­te».

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