Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Meno bancarelle ma maggiore qualità Parte il rilancio dei mercati di Treviso
De Checchi: «Dall’anno prossimo nuovi investimenti per rendere il centro più attrattivo»
TREVISO I mercati assumeranno un ruolo centrale nel rilancio trevigiano, destinatari di provvedimenti ad hoc: meno bancarelle ma con più qualità, controlli sull’abbigliamento usato, studi per rimodulazioni logistiche, su sosta e viabilità. Questo vale sia per i mercatini, eventi mensili o stagionali, sia per il mercato settimanale del martedì e sabato in piazzale Burchiellati.
«I mercati sono storicamente un elemento fondamentale di traino e attrazione – spiega l’assessore alle attività produttive e vicesindaco Andrea De Checchi -. Credo molto nel rilancio del mercato, anche con investimenti che dall’anno prossimo metteremo a disposizione. Apriremo un tavolo di confronto con i rappresentanti della categoria per capire a cosa destinare queste cifre perché siano incentivanti, quali possono essere i servizi e le soluzioni da inserire, quale arredo urbano potrebbe essere utile alla riqualificazione. Il mercato deve tornare luogo di frequentazione quotidiana, una buona abitudine, perché sia anche una frequentazione di Treviso e continui a portare persone. È la quotidianità che aiuta l’intero tessuto economico della città». De Checchi non esclude riflessioni anche sul piano di sicurezza e sulla viabilità, quando il riassetto della mobilità cittadina e della logistica sarà completato: «Escludo qualsiasi spostamento del mercato da piazzale Burchiellati, lì si trova e deve rimanere. Potremo apportare degli accorgimenti, ad esempio sulla sosta». Fuori dalle mura, al di là del mercato, ci sono gli stalli a disco orario che diventeranno gratuiti dopo la chiusura di Cantarane e Pattinodromo nel piano della sosta iniziato da Manildo e ora in fase di revisione con la giunta Conte. «Nei giorni di mercato dovrà essere garantita la rotazione perché la clientela possa più facilmente raggiungere le bancarelle – spiega De Checchi -. Oggi ci sono troppi furgoni che impediscono la sosta, quindi potrebbe essere reinserito. In area mercatale è una limitazione». Dal punto di vista qualitativo, attenzione particolare sarà posta sulla merce usata, con «un provvedimento che obbliga a indicare chiaramente dove è stata igienizzata». Per il mercato dell’antiquariato di Borgo Cavour (quarta domenica del mese) il Comune ha raccolto la volontà degli organizzatori estendendo la dicitura da antiquariato e collezionismo a vintage e restauro e riducendo la superficie destinata alle bancarelle: rimarrà solo in Borgo Cavour e via Canova e saranno quindi sempre libere via Filzi e via San Liberale.
«Aveva necessità di essere rilanciato – commenta il vicesindaco -. L’impianto è buono, ma molte situazioni che restano inalterate negli anni corrono il rischio di perdere qualcosa nell’adeguamento ai tempi. A mio modo di vedere bisogna puntare non tanto sulla quantità, ma sulla qualità. È questo che rende un mercatino significativo e attraente». Meno bancarelle (ridotte da 151 a 121) ma nuovi espositori e nuova merce: «Su suggestione dell’associazione organizzatrice, è stato introdotto il vintage nella sua declinazione di abbigliamento, accessori e vinili, e il restauro. In futuro anche l’arredo sarà più accattivante».