Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
De’Longhi all’esame Cantù «Per vincere serve cinismo»
Al PalaDesio sfida salvezza contro i brianzoli rinforzatisi con Ragland
La prova di maturità è spesso dietro l’angolo. Ancor di più quando si è una neopromossa dalle belle speranze che sta cercando di capire se può ambire a scenari incontaminati.
E per la De’Longhi il nuovo esame si materializza stasera al PalaDesio, contro la«verifica» Cantù. «Non dovremo iniziare come fatto nell’ultima partita con Reggio Emilia, perché l’inizio in trasferta è molto importante. Dovremo quindi cercare di stare concentrati e attutire il colpo quando si esalteranno o cercheranno di piazzare il break» ha analizzato alla vigilia capitan Matteo Imbrò (in basso, foto Ciamillo). Quella di stasera è una sfida dai risvolti importanti in relazione al trafficato asse salvezza, con i brianzoli in quattordicesima piazza a 8 gettoni, mentre Imbrò e soci dopo la «remuntada» con la Grissin Bon rivestono l’ottava posizione con 12 punti. Un successo dei trevigiani equivarrebbe a posare un mattone importante in ottica salvezza e proietterebbe Tvb persino in zone succulenti della classifica. I biancoblù vivrebbero poi in tranquillità il turno di riposo del 22 dicembre, preparando col morale alto il doppio tortuoso impegno del 27 e del 29 dicembre contro Sassari e Brindisi.
Ma la San Bernardo-Cinelandia Cantù è formazione col vento in poppa, reduce da sorrisi sportivi – gioia nel derby con Varese – e societari – ingresso di Cinelandia – con la ciliegina sulla torta che è l’ingaggio di Joe Ragland: «Saranno euforici, soprattutto per il ritorno di Ragland. Sono tutti dei grandi atleti e corrono bene il campo; dovremo rientrare bene in difesa» ha specificato Imbrò. Senza l’infortunato Parks la
De’Longhi, che ha nel tiro da tre punti (38.4% in stagione) un marchio di fabbrica e con il duo Nikolic-Fotu in forma smagliante, in Brianza dovrà scacciare la sindrome del mal di trasferta, sofferta l’ultima volta a Trieste. Tvb non potrà più barcollare nell’ultimo quarto e come un pescatore dovrà acchiappare la preda canturina nel momento opportuno: «Dovremo cercare di non fare errori banali, così da non permettere agli avversari di segnare canestri facili. Non dobbiamo demoralizzarci ed essere lucidi e cinici se c’è da chiudere la partita» chiosa Imbrò.
Nonostante il quartultimo posto, Cantù è la sesta miglior difesa della Serie A (76.2 punti concessi a gara) e l’emblema è Kevarrius Hayes. Il centro Usa sul petto ha un cartello con scritto «divieto di accesso» (2.8 stoppate di media). In attacco non c’è solo Ragland, perché la truppa di Pancotto – tra le cui fila milita Andrea La Torre, ex Tvb nel 2016 – dispone di molte armi. Fra cui Wilson, ala grande che sa usare sia la clava che il fioretto, e Pecchia, con le sue folate imperiose. Diversi pericoli che rendono il test odierno della De’Longhi molto infuocato, per i trevigiani alla ricerca della settima meraviglia stagionale.