Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Brucia l’edificio, evacuate 24 famiglie
Paura e tensione a Gorgo al Monticano, sessanta persone non faranno il Natale a casa
GORGO AL MONTICANO Sarà un Natale difficile per ventiquattro famiglie che vivono in due palazzine in via Petrarca a Gorgo al Monticano. Nella tarda serata di venerdì infatti il tetto dell’edificio ha preso fuoco e le fiamme hanno reso inagibile tutti gli appartamenti delle palazzine. Nonostante il rapido intervento dei vigili del fuoco, ci sono volute ore per spegnere la fiamme. I 24 nuclei familiari sono in salvo ma non potranno tornare a casa per Natale.
Ho portato via i miei bambini spaventati, non so quando troneremo a casa
GORGO AL MONTICANO La loro casa è bruciata o è stata danneggiata dal fumo e dall’acqua.
Sarà un Natale difficile per ventiquattro famiglie che vivono in due palazzine in via Petrarca a Gorgo al Monticano. Nella tarda serata di venerdì infatti il tetto dell’edificio ha preso fuoco bruciando per ore. E il bilancio delle fiamme è pesantissimo: due appartamenti sul piano mansardato completamente distrutti e tutti gli altri appartamenti sfollati per ragioni di sicurezza o per mancanza di luce e riscaldamento.
Venerdì sera, appena il fuoco si è sviluppato è scattato l’allarme e sono arrivati i vigili del fuoco. Le prime squadre del distaccamento di Motta di Livenza sono state raggiunte dai rinforzi con autoscale e autopompe da Treviso, Conegliano, San Donà, Montebelluna e Mestre. I pompieri hanno lavorato per ore per avere ragione di fiamme altissime, visibili anche a molti chilometri di distanza.
Alla fine il rogo è stato domato, ma per le famiglie è stato impossibile rientrare. L’incendio ha interessato solo una delle palazzine di un residence che è composto di due blocchi. In quello dove si è sprigionato il fuoco ci sono i danni maggiori. Due appartamenti, nei quali vivevano quattro adulti e due bambini, sono bruciati completamente e sono inagibili. Quelli del piano sottostante hanno avuto danni d’acqua e da fumo.
Per 14 famiglie è scattata subito l’evacuazione. Col passare delle ore però, i pompieri e il sindaco Giannina Cover, presente sul posto fin dai primi minuti, hanno deciso lo sgombero anche del secondo edificio. «L’incendio e le operazioni di spegnimento hanno mandato in tilt gli impianti, anche della seconda palazzina e non era pensabile far rientrare le famiglie. Eravamo pronti ad attivarci per ospitarle nella palestra delle scuole ma tutte le famiglie hanno trovato accoglienza da parenti o amici. I lavori di ripristino sono già iniziati, lunedì speriamo di poter far rientrare la maggior parte dei residenti».
Ieri davanti alla palazzina, i vigili del fuoco hanno allestito un ufficio mobile per avviare le pratiche di verifica delle condizioni degli appartamenti. Mentre i residenti, accompagnati dai pompieri, sono rientrati per pochi istanti nelle loro case per prendere i loro effetti personali. «Ieri sera eravamo fuori – racconta una donna -, sono rientrata con i bambini che le fiamme erano già alte. Loro si sono spaventati tanto e li ho portati via subito. Siamo stati ospitati da parenti. Non so quando potremo tornare a casa». Al vaglio della polizia giudiziaria dei vigli del fuoco la causa del rogo che, secondo i primi accertamenti sarebbe stato provocato dal malfunzionamento di una canna fumaria.
Nella mattinata di ieri c’è stato un secondo incendio di notevoli dimensioni che ha distrutto una stalla, in via IV Novembre a Pero di Breda di Piave. Le fiamme si sono sprigionate intorno alle 10.30, quando la Marca era sferzata da una pioggia battente. Nella stalla erano ricoverati 60 bovini che sono stati messi in salvo dai proprietari dell’allevamento prima che il fuoco distruggesse completamente il capannone. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Treviso. L’incendio sarebbe stato provocato dal corto circuito al motore di un trattore che era parcheggiato nella stalla.