Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Una nuova cabinovia sul Nevegal» Gidoni (Lega): progetto in Regione
Annuncio all’assemblea degli «Amici» del Colle. Intanto non si scia
BELLUNO Non c’è neve sul Nevegal. Così la stagione invernale, già monca per la mancata apertura della seggiovia delle Erte, non può ancora partire. Il futuro del Colle resta incerto, aggrappato alla nuova società che in primavera dovrebbe rilevare l’«Alpe».
Eppure le speranze non mancano, come si è visto ieri all’annuale assemblea degli «Amici del Nevegal», con la partecipazione di Comune, Regione (col consigliere Franco Gidoni) e le associazioni attive in zona. Proprio Gidoni, che pur ha parlato del Nevegal come di un «malato terminale», a rilanciare sul futuro del Colle. La Regione sarebbe pronta ad investire e parecchio: una nuova cabinovia in sostituzione dell’attuale e vetusta seggiovia. Un’idea che permetterebbe in un colpo solo anche si risolvere il problema della sciovia delle Erte.
In più, se ci aggiungiamo anche il lago artificiale e un nuovo impianto di innevamento, il futuro del Nevegal sembra potersi tingere di rosa. Un sogno, che potrebbe essere alimentato anche attraverso i contributi europei per la mobilità sostenibile. Ma siamo ancora nel campo delle ipotesi. La sveglia la dà lo stesso Gidoni. «A maggio si vota per le Regionali, non è detto che la prossima giunta sia la stessa».
Intanto la Regione sta lavorando a un progetto di legge. «Un meccanismo — spiega Gidoni — che possa aiutare finanziariamente le località sciistiche a fallimento di mercato». E il Comune lavora per garantire la continuità. «Abbiamo fatto vari incontri — racconta il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro — con l’azienda (Unifarco, Ndr) disponibile a darci una mano e stiamo impostando il percorso per la NewCo».
E fino al 6 gennaio, con la collaborazione tra «Alpe del Nevegal», Consorzio Dolomiti Prealpi e Comune riapre (tutti i giorni, dalle 9 alle 12) in Piazzale l’infopoint turistico.