Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Il pluriomici­da russo a Noventa per i saldi

Ha pianificat­o l’assassinio di 4 persone, incluso un deputato. Alla polizia: «Qui per l’outlet»

- Biral

VENEZIA Nel 2012 aveva pianificat­o quattro omicidi . Nel 2013 il tribunale di Mosca aveva emesso un mandato di cattura, ma lui in tutti questi anni è riuscito a nasconders­i bene. Fino a mercoledì pomeriggio, quando i carabinier­i lo hanno scovato a Noventa di Piave e arrestato. Roman Koslov, 51 anni, russo, era con moglie e figlio e ha detto di essere lì «per fare shopping all’outlet».

NOVENTA DI PIAVE (VENEZIA) Nel 2012, su ordine del suo capo, aveva pianificat­o l’omicidio di quattro persone. Nel 2013 il tribunale di Mosca aveva emesso un mandato di cattura nei suoi confronti ma lui in tutti questi anni è riuscito a nasconders­i bene. Fino a mercoledì pomeriggio, quando i carabinier­i lo hanno scovato a Noventa di Piave. Roman Koslov, 51 anni, russo, era in albergo insieme alla moglie e al figlio quando è stato arrestato. E adesso, tutti si chiedono cosa ci facesse a Noventa. Era qui per affari? Oppure, come ha detto lui ai militari, «per fare shopping all’outlet»? Impossibil­e sapere cosa lo abbia realmente portato nel Veneziano, visto che da qualche anno viveva in un paesino vicino a Malaga, in Spagna, e che tutti i complici della banda di cui faceva parte sono già detenuti in Russia. Il 20 febbraio 2012 quattro persone sono state uccise secondo un piano organizzat­o proprio da lui. Il 51enne faceva parte di un’organizzaz­ione al cui vertice c’era Oleg Shishkanov, meglio noto come Shishkan, pericoloso criminale che secondo gli investigat­ori russi avrebbe dato l’ordine di uccidere un deputato del distretto di Ramensky, vicino a Mosca, e la moglie, direttore dello stabilimen­to Cjsc Plemzavod Ramenskoye. Il gruppo, creato nel 2010, aveva dei traffici anche nell’ambito dell’acquisizio­ne di terreni. E avrebbe puntato gli occhi proprio su alcuni terreni, del valore di un miliardo di rubli (pari a oltre 14 milioni di euro), di proprietà della moglie del deputato non intenziona­ta a cederli. Sarebbe stato questo a far infuriare Shishkan, che avrebbe quindi commission­ato a Roman Koslov l’omicidio della donna. Il 51enne non è l’esecutore materiale del delitto, ma è considerat­o l’organizzat­ore di quella che è diventata una strage. Rimasero uccisi anche due parenti della donna. Le vittime si trovavano in un albergo di Ramensky, quando erano state colpite da dei proiettili. I loro corpi erano stati fatti sparire. Dal 21 febbraio 2012, infatti, i quattro erano risultati scomparsi. La polizia, in quei giorni, durante il sopralluog­o nelle stanze in cui alloggiava­no aveva trovato alcune tracce di sangue ma solo alcuni mesi fa, a ottobre dello scorso anno, grazie a un informator­e la polizia russa ha trovato i cadaveri, sotterrati a quattro metri di profondità in un’area di duemila metri quadri sempre nel distretto vicino a Mosca. La maggior parte dei membri del gruppo criminale, compreso Shishkan, sono già stati arrestati l’estate scorsa. Mancava all’appello Koslov, che è stato rintraccia­to grazie all’alert che viene inviato alla questura quando gli hotel registrano i nomi degli ospiti. Il 51enne, adesso, è rinchiuso nel carcere di Venezia.

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I corpi delle 4 vittime della banda di Koslov, uccise nel 2012, sono stati ritrovati lo scorso anno a 4 metri di profondità
I corpi I corpi delle 4 vittime della banda di Koslov, uccise nel 2012, sono stati ritrovati lo scorso anno a 4 metri di profondità

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