Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Bimbo gigante a Treviso era colpa di un tumore Salvato dai medici
Alto 1,65 a 9 anni, aveva un tumore all’ipofisi. Intervento d’eccellenza al Ca’ Foncello
TREVISO A 9 anni era già alto un metro e 65. Aveva un tumore al cervello, rimosso.
A nove anni era già alto un metro e 65. Era evidente che nel bambino qualcosa non andava. Quando i medici dell’ospedale di Padova hanno capito, a seguito di analisi specifiche, che l’ormone della crescita era di dieci volte superiore alla norma, l’hanno sottoposto a una risonanza magnetica cerebrale scoprendo un tumore dell’ipofisi grande circa due centimetri che già comprimeva i nervi ottici. Aveva provocato una crescita esagerata e il gigantismo, una sindrome rara e pericolosa, bisognava agire con urgenza per evitare rischi e problemi, oggi e in futuro. L’équipe di
Neurochirurgia del Ca’ Foncello di Treviso l’ha operato rimuovendo il tumore: il bambino è stato dimesso quattro giorni dopo l’intervento, eccezionale in Veneto e perfettamente riuscito, ed è potuto tornare a casa.
Il gigantismo comporta uno sviluppo molto rapido della crescita (almeno il 20% in più della statura media); in un anno viene diagnosticato a 8 persone ogni milione di abitanti. È legato all’eccessiva secrezione dell’ormone della crescita, nella quasi totalità dei casi, a un tumore dell’ipofisi. Se non corretto l’aumento della statura può causare patologie del sistema cardio-circolatorio e del sistema scheletrico sottoposti ad anomale sollecitazioni, ma anche problemi metabolici. Il team dell’Usl 2 (per il trattamento chirurgico dei tumori ipofisari Treviso è centro di riferimento per il Veneto e altre regioni) era composto dai neurochirurghi Domenico Billeci e Jacopo Delverme, e dall’otorinolaringoiatra Massimo Sonego. L’intervento eseguito al Ca’ Foncello è stato condotto per via endoscopica attraverso il naso raggiungendo la sella, la struttura ossea che contiene l’ipofisi. Dal 1984 ad oggi la Neurochirurgia di Treviso ha operato 1.500 casi di tumore ipofisario, ma sono stati solo tre i casi di gigantismo, diagnosticati in ragazzi fra i 18 e i 20 anni. «Questo caso - spiega l’équipe del Ca’ Foncello - è un’eccezione anche per la precocità della diagnosi e del trattamento che consentirà al paziente di affrontare la vita senza rischi». Il bambino era inizialmente seguito dalla Pediatria di Vicenza; seguirà un’analisi genetica del laboratorio dell’Università di Padova. «Intervenire con successo su un bambino è una soddisfazione doppia» dice il dg dell’Usl 2 Francesco Benazzi.