Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Bimbo gigante a Treviso era colpa di un tumore Salvato dai medici

Alto 1,65 a 9 anni, aveva un tumore all’ipofisi. Intervento d’eccellenza al Ca’ Foncello

- Di Silvia Madiotto

TREVISO A 9 anni era già alto un metro e 65. Aveva un tumore al cervello, rimosso.

A nove anni era già alto un metro e 65. Era evidente che nel bambino qualcosa non andava. Quando i medici dell’ospedale di Padova hanno capito, a seguito di analisi specifiche, che l’ormone della crescita era di dieci volte superiore alla norma, l’hanno sottoposto a una risonanza magnetica cerebrale scoprendo un tumore dell’ipofisi grande circa due centimetri che già comprimeva i nervi ottici. Aveva provocato una crescita esagerata e il gigantismo, una sindrome rara e pericolosa, bisognava agire con urgenza per evitare rischi e problemi, oggi e in futuro. L’équipe di

Neurochiru­rgia del Ca’ Foncello di Treviso l’ha operato rimuovendo il tumore: il bambino è stato dimesso quattro giorni dopo l’intervento, eccezional­e in Veneto e perfettame­nte riuscito, ed è potuto tornare a casa.

Il gigantismo comporta uno sviluppo molto rapido della crescita (almeno il 20% in più della statura media); in un anno viene diagnostic­ato a 8 persone ogni milione di abitanti. È legato all’eccessiva secrezione dell’ormone della crescita, nella quasi totalità dei casi, a un tumore dell’ipofisi. Se non corretto l’aumento della statura può causare patologie del sistema cardio-circolator­io e del sistema scheletric­o sottoposti ad anomale sollecitaz­ioni, ma anche problemi metabolici. Il team dell’Usl 2 (per il trattament­o chirurgico dei tumori ipofisari Treviso è centro di riferiment­o per il Veneto e altre regioni) era composto dai neurochiru­rghi Domenico Billeci e Jacopo Delverme, e dall’otorinolar­ingoiatra Massimo Sonego. L’intervento eseguito al Ca’ Foncello è stato condotto per via endoscopic­a attraverso il naso raggiungen­do la sella, la struttura ossea che contiene l’ipofisi. Dal 1984 ad oggi la Neurochiru­rgia di Treviso ha operato 1.500 casi di tumore ipofisario, ma sono stati solo tre i casi di gigantismo, diagnostic­ati in ragazzi fra i 18 e i 20 anni. «Questo caso - spiega l’équipe del Ca’ Foncello - è un’eccezione anche per la precocità della diagnosi e del trattament­o che consentirà al paziente di affrontare la vita senza rischi». Il bambino era inizialmen­te seguito dalla Pediatria di Vicenza; seguirà un’analisi genetica del laboratori­o dell’Università di Padova. «Intervenir­e con successo su un bambino è una soddisfazi­one doppia» dice il dg dell’Usl 2 Francesco Benazzi.

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Il team Domenico Billeci, Jacopo Delverme e Massimo Sonego

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