Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Sosta selvaggia e accessi in centro Stretta sui permessi Ztl dei corrieri
Si comincia dal Calmaggiore, le consegne si dovranno fare solo in orari stabiliti
TREVISO Prima di tutto il Calmaggiore, poi il resto del centro storico: comincia la stretta del Comune sui furgoni e i corrieri che consegnano merce in centro, e che breve verranno equiparati ai caricoscarico. Significa che ci saranno restrizioni orarie per l’ingresso in centro nelle zone a traffico limitato, consentendo di accedere solamente negli orari di minore impatto sulla vita cittadina, e il parcheggio si potrà fare solo sugli stalli riservati. Non più davanti ai portici, quindi, o davanti ai negozi, nella prima e più importante zona pedonale della città che durante il giorno sembra un’area di sosta qualsiasi. L’obiettivo è ridurre le file d’auto a zero.
Martedì in giunta l’assessore alla mobilità e vicesindaco Andrea De Checchi porterà la prima delibera che va a riordinare gli ingressi nelle ztl di Treviso, a cui ne seguiranno altre per la limitazione delle permanenze e le nuove autorizzazioni dei permessi per residenti e commercianti.
Da tempo in municipio è emersa la volontà di trovare una soluzione alla selva di veicoli di grosse dimensioni che entrano ed escono dai varchi elettronici per consegnare pacchi (voluminosi e non).
«Assimilare i vettori ai carico scarico»: questa è l’indicazione che darà De Checchi. Oggi il pass per la ztl ha una validità di due ore, consente 20 minuti di permanenza e può essere richiesto nell’arco delle 24 ore. L’obiettivo è contenere gli ingressi in due fasce orarie, mattina e pomeridiana, ben delimitate ovvero non quando la città richiede maggiore vivibilità. Sarà più complicato per gli operatori, soprattutto i corrieri e i grandi gruppi, ma può essere anche uno stimolo a razionalizzare i trasporti e ridurre il numero di mezzi in circolazione.
Dopo il Calmaggiore si passerà alle altre ztl e, successivamente, a una revisione del sistema dei varchi di accesso che oggi leggono il numero di targa e segnalano le infrazioni; dovranno essere in grado anche di calcolare entrata e uscita per far rispettare i 20 minuti di permanenza. «In un tempo ravvicinato vorremmo emettere nuovi permessi in deroga solo per la ztl di pertinenza» spiega De Checchi. Bisogna
però ristudiare l’intero sistema elettronico e ci vorrà del tempo.
Il tema dei parcheggi è uno di quelli più urgenti per l’organo politico di Ca’ Sugana: «Dipende da diversi fattori che dobbiamo coordinare con la viabilità e l’assetto del trasporto pubblico – spiega il vicesindaco -. Le strategie sulla sosta dipendono dalle risultanze del Pums che si concluderà tra un mese. Abbiamo ereditato un project financing che dobbiamo capire come governare assieme a Parcheggi Italia. Infine c’è il bando per la sosta pubblica, oggi affidata ad Apcoa, che scadrà a novembre». E l’accordo con Parcheggi Italia è dirimente: se il multipiano a pagamento al Cantarane si farà (come da contratto con la giunta Manildo) o se rimarrà a raso e gratuito (come vuole la giunta Conte) può condizionare la mappa della città come un domino. Dipenderà da quello anche il fast park in via Lancieri da Novara. «È una soluzione da portare avanti nell’ottica di un quadro definitivo – secondo De Checchi -. Non ho mai nascosto che ritengo necessario un parcheggio all’ex Siamic, una zona che ha bisogno di riqualificazione e in cui l’offerta di sosta è scarsa».