Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Ascopiave, blitz in casa di A2a con le azioni cedute da Malvestio

Mossa in Acsm, alleata di Milano. Con un segnale di rimbalzo a Verona e Vicenza

- Federico Nicoletti

Risiko delle utility, Ascopiave risponde all’attacco e porta la guerra in casa di A2a con le azioni vendute da Malvestio. L’operazione è stata chiusa ieri. E riguarda complessiv­amente il passaggio di mano del 3,67% delle azioni di Acsm Agam, la multiutili­ty quotata di Como, Lecco, Monza e Sondrio, di cui il colosso di Milano e Brescia è partner al 41%. Il tutto in una proprietà blindata da un patto di sindacato sul 90% delle azioni e un flottante in Borsa di solo il 10%. Una realtà nata nella sua versione attuale tre anni fa e che rappresent­a il prototipo di quell’alleanza «federalist­a» che A2a punta ora a replicare in Veneto, con la fusione a tre che sta procedendo con Agsm Verona e Aim Vicenza.

E come in un risiko vero e proprio, Como è stata scelta a Treviso come terreno di scontro per replicare all’operazione con cui, la scorsa settimana, A2a aveva messo piede in Ascopiave, acquisendo il 4,16% da Amber per 41 milioni di euro, dopo che il fondo aveva piazzato l’altro 2,5% ad Hera, alleata di Ascopiave nelle società di vendita del gas sul mercato libero. Operazione che aveva creato preoccupaz­ione nella galassia Asco, per le azioni di disturbo che A2a potrebbe mettere in moto. E che era apparsa soprattutt­o come un segnale lanciato ad Ascopiave ed Hera, dopo le critiche espresse sull’alleanza con Agsm-Aim per la scelta di A2a senza gara, di star fuori dalla partita con Verona e Vicenza.

Al blitz ha replicato ieri Ascopiave. Che ha comunicato di aver acquisito il 3,67% di Acsm Agam, in un’operazione che a valore di mercato (l’azione ieri ha chiuso a 2,34 euro, in crescita dell’11%, e del 22% da fine gennaio), vale 17 milioni di euro. Operazione in cui fondamenta­le è stato il dialogo tra il presidente di Ascopiave, Nicola Cecconato, e l’avvocato Massimo Malvestio, fin qui il più duro oppositore al piano superiore di Asco Holding, della linea di comando leghista con Plavisgas. È stato proprio Malvestio a servire ad Ascopiave l’assist decisivo per la replica, con la vendita del 3,5% delle azioni di Acsm Agam della Sgr Praude e di Plavisgas. Quota di minoranza, ma decisiva nella società lombarda, perché permette, con un flottante di appena il 10%, di controllar­e la maggioranz­a delle minoranze. Con l’effetto di avere in mano un potere di veto su alcune operazioni, molto più forte di quello che A2a detiene in Ascopiave.

Il primo test lo si è avuto lo scorso anno, quando Praude è riuscito ad aggiudicar­si la nomina del presidente del collegio sindacale. E lo stesso dovrebbe avvenire, il prossimo anno, con la nomina del membro di minoranza del consiglio di amministra­zione. A differenza di quanto possa fare A2a in Ascopiave, nonostante l’aver a spanne speso il doppio di Asco, il cui 4% è inferiore al 4,5% di Asm Rovigo, che tra l’altro può facilmente coalizzars­i con il 6% dei sindaci «ribelli».

Non solo. L’attacco di A2a su Ascopiave ha finito per mettere in mezzo nella guerra, per motivi del tutto estranei, la società, e i Comuni proprietar­i, che avevano creduto nell’operazione «federalist­a». Messaggio di rimbalzo mandato anche a Verona e Vicenza. L’altro effetto paradossal­e riguarda la legge Madia. L’assetto finale di Acsm era stato definito tre anni fa con l’ingresso di Comuni, e il conferimen­to di patrimoni, in una società quotata, proprio per mettersi in regola con la riforma delle partecipat­e. Ma ora, con il passaggio del 3,65% da un fondo d’investimen­to ad una società che lo deterrà in via stabile, viene meno il flottante minimo del 10%. Se non verrà ricostitui­to, potrebbero venir meno la quotazione e gli effetti sulla Madia.

L’ultima delle conseguenz­e riguarda i rapporti in casa, a Treviso. L’operazione Cecconato-Malvestio segnala la ricucitura del rapporto con i soci privati di Asco Holding e l’assenza di contatti tra questi e A2a. Che lascia immaginare, a questo punto, che il gioco possa spingersi fino ad una pace generalizz­ata al piano alto della Holding. Su quell’ultimo 0,7% di Plavisgas intorno a cui restano aperte le cause legali e che potrebbe essere l’unica vera porta di A2a nella scatola di controllo di Ascopiave.

 ??  ?? Rilancio La sede di Ascopiave, a Pieve di Soligo. La utility del gas ha replicato al colpo di A2a che aveva acquisito il 4,16%
Rilancio La sede di Ascopiave, a Pieve di Soligo. La utility del gas ha replicato al colpo di A2a che aveva acquisito il 4,16%

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy