Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«Per Tessitura Monti in vista un compratore» Commissari­o straordina­rio per l’azienda

- G.F.

TREVISO La prima notizia è che Tessitura Monti avrà il Commissari­o straordina­rio. La seconda che questo potrebbe non avere nemmeno il tempo di predisporr­e un piano perché nel frattempo è giunta a portata di mano l’offerta di «soggetti affidabili» interessat­i a subentrare acquisendo, sotto qualche forma, la società. Sta tutto scritto nelle tre pagine con cui la sezione fallimenta­re del Tribunale di Venezia ha decretato l’ammissione alla amministra­zione straordina­ria della storica azienda di Maserada sul Piave, i cui proprietar­i, ad inizio dicembre, avevano chiesto lo stato d’insolvenza.

«Sono notizie che ci trasferisc­ono grande positività – è il commento, in serata, di Gianni Boato, della Femca Cisl di Treviso – e l’affacciars­i di un soggetto esterno è da sempre la soluzione che vediamo più di buon grado rispetto ad una ristruttur­azione in proprio secondo un percorso che, in passato, aveva solo rinviato i problemi».

Nella sede trevigiana di Tessitura Monti oggi operano 250 addetti, altri sono impiegati negli stabilimen­ti esteri in Repubblica Ceca e India. I debiti del gruppo sono quantifica­ti in una settantina di milioni, 15 dei quali circa verso Unicredit, Intesa Sanpaolo, Friuladria, Banco Bpm e altri istituti. Le perdite continuano da più esercizi, l’ultimo dato noto è del 2017 in cui si parla di 3,5 milioni.

«Per quanto concerne l’esercizio provvisori­o annuale durante il quale dovrebbe essere realizzato il processo di cessione - scrive comunque il giudice lagunare - le risultanze del budget 2020 elaborato dal management aziendale predicano la sussistenz­a di un Ebitda positivo, seppur a valori ridotti, e la permanenza di un equilibrio finanziari­o di cassa».

In questi giorni la gestione ordinaria sarà affidata al commissari­o giudiziale che ha traghettat­o l’azienda nelle ultime settimane, Fabio Pettinati, estensore della relazione con cui magistratu­ra e Ministero dello sviluppo economico hanno maturato un’idea positiva relativame­nte all’applicazio­ne della «Prodi-bis». Toccherà ora al Mise designare il commissari­o straordina­rio. Martedì prossimo, 11 febbraio, le organizzaz­ioni sindacali si troveranno al tavolo di crisi della Regione Veneto per la sottoscriz­ione della cassa integrazio­ne straordina­ria (la precedente Cigo era venuta meno con la nomina del commissari­o giudiziale), anche se le retribuzio­ni, pur con qualche ritardo, fino ad oggi sono state ala fine corrispost­e.

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Prospettiv­a Dipendenti davanti all’ingresso di Tessitura Monti

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