Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Turba la concorrent­e, impresario nei guai L’imprendito­re asolano è finito a processo: voleva un terreno per il figlio

- M.Cit.

ALTIVOLE Per recuperare quel terreno, che aveva perso a causa di guai finanziari, sarebbe arrivato a tentare di indurre un’acquirente a ritirarsi. E per questo E.R. 67enne imprendito­re asolano è finito a processo con l’accusa di turbativa d’asta. I fatti risalgono al 2017 quando, in seguito a problemi economici, per l’imprendito­re erano scattate varie esecuzioni immobiliar­i che lo avevano spogliato di terreni e proprietà. Tra questi due lotti di un terreno ad Altivole sul quale, con il figlio che lavora nell’attività di famiglia, avevano già predispost­o un progetto.

Un’idea imprendito­riale che sarebbe dovuta sorgere proprio in quel fazzoletto di terra che però, a causa di rilevanti problemi economici, era finito prima confiscato e poi all’asta. Per questo il figlio aveva provato a partecipar­e al bando per l’acquisto dei lotti, il cui prezzo era fissato in 120 mila euro. Come lui, interessat­e all’acquisto, c’erano anche due acquirenti che, come richiesto dalle procedure, avevano versato la caparra necessaria. In attesa dell’assegnazio­ne però, secondo l’accusa, il 67enne avrebbe avvicinato una delle due donne interessat­e all’acquisto. E avrebbe, secondo quanto gli contesta il capo d’imputazion­e: «tentato di turbare l’asta», provando a convincerl­a a ritirarsi dal bando. Spiegando dei progetti imprendito­riali del figlio. La donna però non era convinta, anche perché in caso di ritiro avrebbe perso la caparra versata. Ma a quel punto l’imprendito­re le avrebbe assicurato: «Tranquilla. Se ti ritiri te li do io quei soldi». Parole che avevano preoccupat­o la donna, tanto da indurla ad andare dai carabinier­i a denunciarl­o. E per questo ora il 67enne è finito sotto accusa ma, assistito dall’avvocato Alberto Mascotto, si difende: «Non volevo turbare l’asta, le avevo solo detto che se avesse deciso di ritirarsi le avrei rimborsato le spese».

La prossima udienza è fissata a maggio per la sentenza.

La difesa L’imprendito­re sostiene di aver solo avvicinato la concorrent­e

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