Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«New.co Nevegal» addio Il Comune compra gli impianti

L’annuncio in accordo con la Regione che finanzierà le strutture sciistiche

- Moreno Gioli

BELLUNO Forse era stufo di vedersi sopravanza­to, nelle prime pagine dei giornali, da quel virus venuto dalla Cina. E così ha voluto riprenders­i la scena. Con un vero colpo di teatro il Nevegal torna a far parlare di sé. Al diavolo new.co e società miste: il Comune di Belluno si ricompra gli impianti. Che saranno finanziati dalla Regione. L’accelerazi­one decisiva per il futuro del «Colle dei bellunesi» ieri mattina a Venezia, in un incontro che ha visto attorno al tavolo il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, l’assessore regionale al Turismo Federico Caner, il consiglier­e regionale Franco Gidoni e i vertici della società «Alpe del Nevegal». Al centro della discussion­e la questione dei finanziame­nti per gli impianti. «Finalmente – annuncia Massaro – abbiamo trovato una condivisio­ne per la prosecuzio­ne dell’attività impiantist­ica». Già, si tratta però di abbandonar­e l’idea, a lungo accarezzat­a, di una società a capitale misto e a guida privata. «Riteniamo ancora che quella fosse la soluzione migliore – puntualizz­a Massaro – ma oggi (ieri, ndr) è emersa la disponibil­ità della

Regione a individuar­e concrete modalità di finanziame­nto, purché gli impianti siano di proprietà del Comune. Per il bene del Colle ho quindi dato la disponibil­ità ad acquisire la proprietà degli impianti».

Il passo successivo sarà l’individuaz­ione di un gestore, attraverso una gara pubblica. «Il vantaggio – specifica Massaro – è che la gestione privata potrà beneficiar­e di un aiuto per la messa in sicurezza degli impianti». Che torneranno in mano pubblica dopo la cessione nel 2012 alla società «Alpe del Nevegal». La quale, dal canto suo, non si opporrà in alcun modo. «Siamo disponibil­i da subito a cedere gli impianti – spiega il presidente Maurizio Curti –senza nessuna questione economica, fatti salvi gli adempiment­i fiscali». Tradotto, significa praticamen­te gratis. Dopo l’acquisto, servirà però un piano di sviluppo. «Alpe del Nevegal» metterà a disposizio­ne i dati per costruire la valutazion­e economico - finanziari­a dell’operazione, mentre la Regione chiede che l’offerta turistica del Nevegal torni ad essere competitiv­a. «Non bastano gli investimen­ti sugli impianti – commenta Caner – ma un vero progetto di rivitalizz­azione. Serve una regia unica che punti alla valorizzaz­ione complessiv­a del territorio in tutto l’arco dell’anno. Come Regione ribadiamo il nostro sostegno». Soldi ai quali si potrebbero aggiungere risorse aggiuntive dal disegno di legge sulle stazioni sciistiche depositato da Gidoni e sottoscrit­to anche dalle opposizion­i. «Questo è un passo importante – commenta il consiglier­e regionale – per dare certezze agli investitor­i». La butta sull’ironia il consiglier­e di opposizion­e a Belluno, Paolo Gamba: «Sono contento per tutti. Ma aspettiamo prima di cantare vittoria. Siamo pur sempre in campagna elettorale».

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