Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

L’Imoco in Europa: con lo Stoccarda sfida di Champions

- M. V.

Finalmente si gioca. Dopo due settimane esatte dall’ultima sfida, sarà ancora la Champions a vedere protagonis­te le Pantere. Questa sera (ore 19, diretta tv confermata su DAZN) Wolosz e compagne scenderann­o sul taraflex di Stoccarda per l’andata dei quarti di finale di Champions League. Si giocherà in una ScharrAren­a quasi normale, visto che i tifosi tedeschi potranno sostenere le proprie beniamine, mentre i supporters dell’Imoco dovranno accontenta­rsi della tv sia oggi che anche per la gara di ritorno, in programma martedì 10 marzo al Palaverde dove però ci saranno le porte chiuse. Porte che resteranno blindate anche per l’anticipo di campionato con cui riprenderà la serie A sabato prossimo: la Lega ha infatti deciso di far ripartire la regular season dalla sfida con Brescia dell’ex Marta Bechis prevista da calendario, ma rigorosame­nte senza pubblico e alla sola presenza degli addetti ai lavori. Insomma per un po’ le Pantere dovranno fare a meno del calore dei propri sostenitor­i, nella speranza che di poterli riabbracci­are in semifinale di Champions League e prima ancora già in campionato. Prima però c’è da pensare alla trasferta di Stoccarda, campo bollente, esattament­e come quello di Schwerin dove l’anno scorso l’Imoco subì un pesante 3-0: in quella squadra c’era Jennifer Geerties, uno dei pilastri della nazionale Tedesca e che fino allo scorso anno duellava con il suo Schwerin proprio con lo Stoccarda al vertice della Bundesliga. «In realtà loro sono cambiate molto rispetto alla scorsa stagione — racconta la schiacciat­rice gialloblù — conosco solo l’opposto e una delle palleggiat­rici, che però è infortunat­a da molto tempo. Non posso dire molto quindi su di loro come squadra, ma so per certo che giocare a Stoccarda è sempre tradiziona­lmente difficile a causa della fantastica atmosfera che creano i tifosi in palestra. Dobbiamo tenere d’occhio un pericolo come Krystal Rivers, attaccante davvero forte e soprattutt­o cercare di affidarci al nostro gioco veloce per incanalare il match sul copione che noi preferiamo». E soprattutt­o bisognerà riprendere quanto prima il ritmo partita, dopo due settimane di stop che potranno sicurament­e farsi sentire specialmen­te nei primi scambi di una sfida tanto delicata e di altissimo livello. «È da molto tempo che non giochiamo — chiude Geerties — è stato un po’ strano e ovviamente non vediamo l‘ora di scendere in campo. Siamo rimaste concentrat­e su di noi e sul nostro lavoro».

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