Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

I contagiati saliti a quota 13 Impennata anche di ricoveri

Coronaviru­s, a rischio gli ospedali: resta ancora chiusa la Chirurgia a Feltre, attività ridotta ad Agordo. Slittano fiere a Longarone e show di Bergonzoni

- Moreno Gioli

Impennata dei contagi e dieci ricoverati. L’ondata del coronaviru­s non si arresta. C’era da aspettarse­lo, ma i dati forniti dall’Usl 1 «Dolomiti» mostrano una situazione in forte evoluzione. Sono arrivati a quota 73 i bellunesi in quarantena (+8 rispetto a giovedì), ma il dato più allarmante sono i dieci ricoveri per sintomatol­ogia sospetta di Covid19 (addirittur­a +8 rispetto a 24 ore prima). Fortunatam­ente, come precisa l’Usl 1, non si tratta al momento di casi gravi, per nessuno è stato disposto al momento il ricovero in Terapia intensiva.

Entrando nel dettaglio dei numeri, i tamponi negativi sono 111 (+31 rispetto alla giornata di giovedì), quelli in attesa di esito 41 (comprendon­o anche i 27 operatori sanitari dell’ospedale di Feltre risultati negativi al primo tampone e sottoposti a un secondo controllo).

Quasi raddoppiat­i anche i positivi certi, che sono 13, 6 in più rispetto a ieri. Manca ancora la conferma da parte dell’Istituto Superiore di Sanità, ma l’accuratezz­a dei tamponi finora è stata del 100%.

Gli ospedali si sono dimostrati finora i luoghi più a rischio, per l’alta possibilit­à di trasmissio­ne del virus tra malati e dai malati al personale sanitario. La situazione negli ospedali bellunesi è stata riassunta ieri dalla Direzione dell’Usl 1. Come spieghiamo più diffusamen­te nell’articolo sotto, ieri è stata riscontrat­a una positività in un paziente della Geriatria di Feltre, che ha fatto scattare l’indagine epidemiolo­gica sui contatti e fatto chiudere il reparto.

Al «Santa Maria del Prato» resta chiusa anche Chirurgia (che opera solo le urgenze), in attesa dei risultati del secondo tampone ai 27 operatori sanitari venuti in contatto con la caposala risultata positiva mercoledì.

Il resto dell’attività ospedalier­a, fa sapere l’Usl 1, prosegue regolarmen­te, ma sono state rafforzate le limitazion­i all’accesso per accompagna­tori e visitatori, grazie anche alla collaboraz­ione di carabinier­i in congedo, Gruppo alpini e personale della Croce rossa, coordinati dal Coc (il Centro operativo comunale) attivato l’altro ieri.

Ad Agordo resta blindata Medicina e l’attività chirurgica di Ortopedia è sospesa, almeno fino a lunedì, quando ci sarà un quadro più chiaro sui contatti con il dipendente di Medicina positivo al virus giovedì.

Ma la notizia del giorno è la decisione della Fis (la Federazion­e internazio­nale sci) di annullare le finali di Coppa del Mondo di sci, previste a Cortina dal 18 al 22 marzo.

«Un duro colpo all’economia provincial­e — commenta il presidente di Palazzo Piloni, Roberto Padrin — Grande dispiacere per chi, da anni, sta organizzan­do questo evento preparator­io ai Mondiali di sci alpino 2021. Il danno sarà enorme, incalcolab­ile. Dovremo puntare con ancora più energie a dare lustro ai Mondiali di sci. Siamo persone dalla pelle dura e torneremo più forti di prima».

L’emergenza-coronaviru­s e le misure di contenimen­to correlate fanno saltare altri appuntamen­ti. Spostata a novembre la «Festa dei lavoratori italiani in Libia», si spostano in avanti anche gli appuntamen­ti di LongaroneF­iere. Slitta al 25-26 aprile e 1-2-3 maggio «Agrimont», mentre «Caccia, pesca e natura» si farà dal 22 al 24 maggio.

Rinviato anche lo spettacolo «Trascendi e sali» di Alessandro Bergonzoni, in cartellone al Teatro Comunale del capoluogo il 14 marzo per la rassegna «Belluno Miraggi». Lo spettacolo dell’attore bolognese slitta al 29 maggio.

Coppa mondo ko Padrin (Provincia): danno economico enorme, ma risorgerem­o

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Esami prima dell’ingresso Una delle tende per il pretriage davanti all’ospedale «San Martino»

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