Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Dl liquidità, mezzo milione di aziende in fila
Bilancio totale delle vittime a 34. Ma frenano ricoveri e contagi
VENEZIA Decreto liquidità, l’allargamento alla definizione di «Pmi» a tutte le aziende sotto i 500 dipendenti si traduce con la possibilità di accesso ai fondi di 490 mila imprese venete. Inevitabile l’assalto agli istituti di credito. Il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta «ci saranno tempi stretti». L’Abi: si tratta di finanziamenti di 6 anni con pre ammortamento a 18-24 mesi.
BELLUNO Due nuovi decessi, ricoveri stabili, solo tre tamponi positivi in più. Sono i numeri del bollettino di «Azienda Zero» a tracciare il bilancio di una giornata in chiaroscuro sul fronte della lotta al coronavirus in provincia.
Le brutte notizie sono le due nuove vittime. Tra lunedì sera e ieri mattina sono morte a causa dell’infezione da Sars– Cov 2 Mirella Banterla, 82 anni di Sois, ricoverata nell’area a media intensità della Pneumologia dell’ospedale «San Martino» nel capoluogo e Amabile Limana, di Borgo Valbelluna, 74 anni, ricoverata a Feltre dalla Casa di riposo di Mel. Il bilancio totale delle vittime nel Bellunese del virus si aggiorna così a quota 34.
Buone notizie invece su ricoveri e contagi. Sono 55 i pazienti ospiti degli ospedali bellunesi: 46 in area non critica (39 a Belluno e 7 a Feltre), 9 in Terapia intensiva. Ci sono inoltre 26 ricoverati nei due ospedali di comunità di Belluno e Agordo.
Netta frenata dei contagi: 580 i bellunesi finora positivi, solamente 3 in più di lunedì. Sono 34 le persone guarite e 1.091 i bellunesi in isolamento domiciliare.
Un rallentamento certificato anche da Massimo Boaretto, dal 2012 direttore del reparto di Medicina dell’ospedale del capoluogo, ora a capo del neonato reparto di Medicina Covid. «La buona notizia — spiega — è che negli ultimi giorni i flussi dei ricoveri sono rallentati, ma questo non permette ancora di fare previsioni né di abbassare la guardia».
Pur in assenza di numeri precisi a livello comunale (che «Azienda Zero» non divulga più) la mappa grafica elaborata dalla Protezione civile regionale mostra un coronavirus diffuso a macchia di leopardo. Sulla base della percentuale di positivi sul totale dei residenti, le situazioni più critiche a Cortina (dove lunedì si contavano 79 casi positivi), Lamon, Alpago e Alano di Piave. Per questi ultimi tre comuni, però, incidono molto i numerosi contagi registrati nelle rispettive Case di riposo.
L’emergenza che si trascina ormai da oltre un mese crea nella popolazione incertezza, ansia e paura, impotenza e tensione emotiva. E dal 20 marzo ad oggi 138 gli interventi di sostegno psicologico fatti dall’Usl 1 (con la collaborazione dell’Ail e del Fondo welfare provinciale) nel progetto basato sulla psicologia dell’emergenza. Di questi, 112 per le persone in isolamento domiciliare, 10 per familiari di degenti nei reparti «Covid» mnel capoluogo (in buona parte congiunti di malati deceduti), 8 verso operatori sanitari.
E mentre il direttivo di Confartigianato Belluno scrive ai sindaci per proporre la sospensione dei tributi locali, i 4 soci fondatori e i 13 dirigenti di «Unifarco» (l’azienda farma e nutraceutica più importante della provincia) decidono un taglio del loro stipendio del 20%, oltre a premi per i lavoratori in sede e un pacchetto welfare straordinario per l’emergenza.
Buoni spesa per chi è in difficoltà economica a causa del virus: oltre 530 le richieste al Comune di Belluno in 4 giorni. Quasi tutte onl in e(479,l ’89% del totale). Già soddisfatti i casi di assoluta urgenza, 144, per un totale di circa 45 mila euro erogati. Il Comune di Feltre invece avvia una raccolta fondi per le persone in difficoltà economica. Le risorse andranno a integrare la prima dotazione finanziaria erogata dal governo e saranno assegnate dal Comune tramite l’«Azienda Feltrina per i Servizi alla Persona» di concerto con la Caritas cittadina. Per contribuire si può fare un bonifico sull’ Iban IT16Q020086111000000346548 con la causale «Erogazione liberale-Emergenza Covid-19».