Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Arturo Filippini grave per Covid I figli: «Grazie a tutti i medici»
TREVISO «Oggi sono 15 giorni eterni di papà Arturo in ospedale, in terapia intensiva. È difficile per noi tradurre il tempo, chissà per lui». Arturo è Arturo Filippini, 79 anni, volto storico della città di Treviso, fondatore e anima del celebre ristorante Da Alfredo in via Collalto. Nel 2017 ha lasciato il timone ai figli Martina, Michela e Nicola che ieri hanno diffuso su Facebook una toccante testimonianza e un affettuoso ringraziamento ai medici che si stanno prendendo cura di lui, al Ca’ Foncello, da quando l’infezione da Covid si è trasformata in distacco e paura: «Oltre i decreti e le raccomandazioni, la voce di chi vive questo momento dovrebbe essere un monito». Solo i familiari e i medici, scrive la figlia Martina, si rendono conto davvero di cosa significhi temere per la salute di un parente, un padre, un figlio, ricoverati in un ospedale in cui non sono ammesse visite: «La bestia è mutevole, cambia continuamente il quadro. Non ci sono dati pregressi, i dati sono i nostri cari, i parametri sono loro». Le famiglie sono in contatto con il personale sanitario ogni giorno da due lunghissime settimane, perché è l’unico modo per avere aggiornamenti sulla salute di chi è ricoverato. «Sono straordinari, ti mettono i piedi per terra, a giorni sotto terra perché ci raccontano un quadro che può cambiare da un momento all’altro. La famiglia di un Covid-19 lo sa. È un’attesa infinita, il cellulare deve rimanere libero 24 ore al giorno, tremano le gambe e il cuore. La parola “stazionario” ti entra nell’anima». Ma nelle parole addolorate della figlia c’è anche la consapevolezza di quanto l’ospedale stia facendo per salvare Arturo e tutti i pazienti ricoverati: «Non manco mai di chiedere a ogni medico come stia, e come stiano i suoi cari, perché loro sono la nostra voce e la famiglia allargata con cui viviamo. Pensate che non abbiano paura? Sbagliate. Grazie ogni giorno al Ca’ Foncello e ai medici che si prendono cura di papà Arturo. Se lui vince, vincono anche loro. Pensateci prima di fare leggerezze a Pasqua e Pasquetta, vi chiedo di comprendere cosa significa Covid». (s.ma)