Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Sigaretta accesa, si addormenta: pensionata muore nel rogo in casa
SEREN DEL GRAPPA Due case in fiamme in meno di 12 ore: un morto e più di 60.000 euro di danni alle abitazioni coinvolte. Nell’incendio scoppiato ieri a Seren del Grappa, poco prima dell’ora pranzo, ha perso la vita l‘84enne Ivonia Taita. Stando alla prima ricostruzione dei fatti eseguita dai carabinieri, sembra che l’anziana abbia avuto un malore improvviso mentre fumava sul divano del salotto. La sigaretta è caduta sulle coperte e ha innescato l’incendio. Immediato l’intervento dei vigili del fuoco di Feltre che, a causa del fumo, sono dovuti entrare nell’appartamento di via Buzzati, a Rasai, con gli autorespiratori. Ivonia Taita era già morta. Le operazioni di aereazione e messa in sicurezza della casa sono terminate dopo circa due ore. Sul posto anche i militari dell’Arma della stazione di Feltre che hanno accertato la causa accidentale della morte.
L’anziana era nata a Seren del Grappa e, ormai vedova, viveva da sola a Rasai. In precedenza, nella notte tra lunedì e martedì, è scoppiato un altro incendio, il primo in ordine di tempo, che ha distrutto un tetto di circa 200 metri quadri di una casa a Ospitale di Cadore. In questo caso nessun persona è rimasta coinvolta, ma i danni sono stati ingenti. L’allarme è scattato alle 3.45 della notte dopo un forte scoppio avvertito da quasi tutti i residenti in via Roma. Le fiamme sono partite da un locale adibito a deposito, di proprietà di un 63enne che abita accanto con il fratello e si sono propagate sul tetto di due casevacanza disabitate. I vigili del fuoco di Pieve di Cadore e del capoluogo, insieme ai volontari di Valle di Cadore e Longarone, sono intervenuti con tre autopompe, due autobotti, un’autoscala, un carro e sedici operatori, riuscendo a circoscrivere l’incendio e ad evitare il coinvolgimento dell’intera struttura. Le fiamme hanno danneggiato tutta la copertura del tetto e tre appartamenti sottostanti, due dei quali sono stati dichiarati inagibili e coperti con teli di nylon. «I vicini di casa hanno sentito un tonfo e chiamato i soccorsi — ha raccontato il sindaco di Ospitale, Roberto Santin — Tanta paura, ma per fortuna non ci sono stati feriti. Le case-vacanza erano vuote. I proprietari milanesi raggiungono Ospitale solo d’estate e avevano appena ristrutturato. I danni sono ingenti: almeno 60.000 euro perché sono rimasti distrutti circa 200 metri quadri di tetto».