Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Svuota il conto dell’anziano che assiste
Denunciata badante italiana. A Farra pensionato si spara con una pistola
PAESE Era stata assunta per occuparsi di un anziano e accudirlo. Ma approfittando della sua fiducia, con la complicità della sorella, lo ha derubato. Protagoniste una 39enne e la sorella di 46 anni, entrambe italiane, entrambe badanti.
La più giovane era stata assunta nell’autunno dello scorso anno, per assistere un anziano di 78 anni che vive a Paese. L’uomo, che è solo, aveva bisogno di qualcuno che svolgesse i lavori domestici, gli preparasse da mangiare e lo accudisse nelle azioni che da solo non era più in grado di fare. E all’inizio le cose erano andate bene. La 39enne svolgeva il suo lavoro in modo corretto e pian piano l’anziano ha iniziato a fidarsi di lei.
Forse troppo. La donna, infatti, approfittando della distrazione del pensionato, a partire dall’ottobre scorso, ha iniziato a derubarlo.
Scoperto dove teneva il bancomat e il codice pin, glieli ha sottratti. Da quel momento in poi, sul conto corrente dell’uomo sono comparse varie uscite di denaro per ricariche telefoniche e prelievi in contanti. I prelievi sono andati avanti fino a dicembre quando l’anziano, controllando l’estratto conto, si è reso conto di quelle strane uscite economiche. L’uomo, uscito dalla banca, si è subito rivolto ai carabinieri. Inizialmente pensava potesse trattarsi di un caso di clonazione della carta bancomat, ma si è dovuto ricredere quando i carabinieri, seguendo il percorso del denaro, sono risaliti alla 39enn e alla sorella di lei, visto che alcune ricariche telefoniche erano per le utenze in uso alla 46enne.
In poco meno di due mesi le due badanti hanno rubato al pensionato 7300 euro. La badante è stata licenziata e denunciata, in concorso con la sorella, per furto e indebito utilizzo di carte di credito.
È sempre stata una badante invece a dare l’allarme ieri pomeriggio, quando un 79enne di Farra di Soligo, ha tentato di suicidarsi sparandosi con una pistola regolarmente detenuta. L’uomo è stato trasferito in condizioni disperate all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso. All’origine del gesto ci sarebbe la depressione.