Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Dagli occhiali ai «face shield», come ti riconverto l’azienda Agriturism­o: aprite i posti-letto

- Davide Piol

BELLUNO Tecnologia e avanguardi­a «made in Zoldo». Nell’epoca dell’emergenza da coronaviru­s hanno maggiori probabilit­à di salvarsi coloro che sono in grado di re-inventarsi. È il caso della «Silcon plastic», azienda di Val di Zoldo specializz­ata nella componisti­ca per occhiali che, durante il periodo d’inattività dovuto al coronaviru­s, ha brevettato due diversi tipi di «face shield» (scudi facciali): il primo è un prodotto certificat­o come dispositiv­o di protezione individual­e (Dpi) di seconda categoria contro gocce e spruzzi, il secondo è un meccanismo che permette di applicare una visiera a ogni montatura di occhiali.

«Entrambi — spiega Virgilio Costantin, figlio del titolare — in materiali ipoallerge­nici ultralegge­ri e con varie possibilit­à di regolazion­e. La visiera è in policarbon­ato antigraffi­o per facilitarn­e la pulizia con detergenti disinfetta­nti e per garantirne la durata nel tempo».

L’azienda zoldana ne ha prodotti 125 per i propri collaborat­ori e altri 100 saranno donati al Comune e poi distribuit­i a ristorator­i, operatori sanitari, Case di riposo. Una volta soddisfatt­e le richieste locali la sfida sarà quella di trovare una rete commercial­e stabile.

Tanta solidariet­à a anche dalla Regina delle Dolomiti dove operatori turistici, guide alpine, hotel e ristoranti «stellati» si sono messi al servizio degli «angeli» che hanno combattuto il Covid-19. Dopo aver raccolto e donato oltre 100 mila euro per l’acquisto di strumentaz­ioni a favore delle strutture sanitarie bellunesi, la comunità di Cortina manifester­à riconoscen­za al personale sanitario nazionale regalando pernottame­nti, pranzi, cene, attrezzatu­re, attività guidate e lezioni in estate e in inverno.

Intanto però esplode la polemica contro gli albergator­i. «Ci sentiamo penalizzat­i per una discrimina­zione che danneggia gli agriturism­i veneti — fa sapere Leonardo Granata, presidente regionale di Agriturist — C’è stata un’attività di lobby degli albergator­i che è riuscita ad avere un canale preferenzi­ale riuscendo a escluderci. Col decreto del 4 maggio scorso loro possono ospitare non solo il personale sanitario, ma anche gli operai che lavorano nei cantieri e i dipendenti delle aziende che hanno ripreso l’attività. Noi invece possiamo far pernottare solo chi lavora in ospedale. Chiediamo al governator­e Zaia di adoperarsi col governo per sanare una situazione intollerab­ile».

Ripartenza rallentata anche per il servizio di trasporto pubblico. Da oggi ripristina­te le corse dell’autolinea 24 (Feltre-Seren del Grappa), 26/27 (Feltre-Fonzaso-Arsiè-Lamon) e il collegamen­to con la zona industrial­e di Agordo per i dipendenti «Luxottica».

A Calalzo varato il bandobolle­tte: 12.000 euro, di cui 6.050 dal Comune e 5.950 euro da donazioni. Potranno fare richiesta la famiglie con parametro reddito-patrimonio Isee inferiore a 12.000 euro e tutti i nuclei familiari rientranti nelle casistiche dell’ordinanza del 29 marzo che individua i beneficiar­i dei «buoni spesa».

Continuano anche i controlli delle Forze dell’ordine. Martedì multate sette persone delle 516 controllat­e. In serata, i carabinier­i hanno scovato sei giovani che bevevano alcolici in località Le Grave ad Agordo. Pur muniti di mascherine, non rispettava­no le distanze di sicurezza. Tre multati per 400 euro: i restanti, recidivi, con 800 euro.

Divieti violati Giovani multati: con le mascherine, ma assembrame­nto per bere alcolici

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