Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Un’altra veneta nella task force di Borrelli
Anche la consulente Nausicaa Orlandi, presidente dell’Ordine dei chimici e fisici, entra nella task force di Andrea Borrelli per la Fase 2: «Daremo il nostro contributo per una ripresa in piena sicurezza».
PADOVA Un’altra veneta nella commissione tecnico-scientifica voluta dal governo per aiutare la Protezione civile a fronteggiare la Fase 2 del coronavirus. Nausicaa Orlandi, 43 anni, nata a Venezia e residente a Padova, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei chimici e dei fisici dal 2016, prenderà parte alla task force guidata da Angelo Borrelli insieme ad altre cinque personalità femminili tra cui la padovana Giovannella Baggio, docente emerito di medicina interna. Dopo la laurea in Chimica industriale, conseguita a Padova nel 2001, la futura numero uno dei chimici e dei fisici italiani ha scelto la strada della libera professione per svolgere attività di consulenza e di formazione in ambito di sicurezza sul lavoro, sistemi di certificazione di processo e di prodotto, gestione ambientale, perizie e consulenze alle imprese. «Questa nomina - commenta la dottoressa Orlandi - è un riconoscimento importante per tutti i professionisti sanitari chimici e fisici italiani che rappresento e che in questi anni, soprattutto in questo ultimo periodo di emergenza sanitaria, hanno contribuito e contribuiscono a garantire la sicurezza e la salute dei cittadini in tutti gli ambiti di vita e di lavoro». Orlandi infatti ricorda che «chimici e fisici operano nelle strutture sanitarie dove sono impegnati in prima linea in questa emergenza, ma non solo. I nostri professionisti operano in ambito di pianificazione, gestione ed esecuzione di monitoraggi, sanificazione e disinfezione, nella valutazione e gestione dei rischi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, nella gestione dei dispositivi di protezione individuale, nella formulazione e gestione di prodotti chimici necessari in questa emergenza, nelle valutazioni correlate all’impiego di trattamenti sanificanti su aria, acqua e rifiuti». Il loro supporto sarà utile anche per contrastare l’uso scorretto, l’abuso e gli effetti collaterali dei prodotti chimici: «Vogliamo dare il nostro contributo professionale al fine di una corretta gestione dell’emergenza a favore di una ripresa fattiva e sicura del Paese, senza perdere di vista l’obiettivo della salute e il rispetto dell’ambiente in cui viviamo».