Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Maxisequestro di disinfettanti e mascherine non a norma
TREVISO Anche nella fase 2 c’è una forte richiesta di dispositivi di protezione, come mascherine e gel igienizzante. E c’è chi prova ad approfittarne. Lo hanno scoperto i carabinieri dei Nas che tra le province di Treviso e Venezia hanno sequestrato 300 litri di gel igienizzante e oltre 10 mila mascherine non conformi. Tutto il materiale, di produzione cinese, è stato sottoposto a sequestro e per tre grossisti italiani sono scattate sanzioni da duemila euro ciascuno. I militari dei Nas guidati dal comandante Giuseppe Mercatali, in questo periodo di emergenza sanitaria, stanno effettuando molti controlli sulla sicurezza dei dispostivi di protezione destinati alla vendita. Per questo hanno passato al setaccio aziende, magazzini e negozi al dettaglio. A
Povegliano nel Trevigiano, si sono imbattuti in un magazzino che importa prodotti dalla Cina. E hanno trovato un’intera fornitura pari a 300 litri, di gel igienizzante che è risultato essere non conforme. Questo tipo di prodotto deve infatti essere registrato, previa certificazione, su uno specifico portale che ne garantisce la sicurezza. E quello in vendita a Povegliano è risultato non registrato. A Carbonera, invece, nel mirino dei militari sono finite alcune centinaia di mascherine spacciate per chirurgiche. In realtà si trattava di semplici «schermi», privi di qualsiasi filtro e certificazione, venduti però allo stesso prezzo di quelle che garantiscono la protezione dal Covid-19. Altre 10 mila mascherine sono state sequestrate nel Veneziano perché importate con le procedure in deroga senza aver ottenuto l’autorizzazione dall’Istituto Superiore di Sanità. Questo tipo di dispositivi prima di arrivare in Italia, infatti, deve passare il vaglio dell’Iss che, valutate scheda tecnica e certificazione decide se consentirne o meno l’importazione. Il titolare della ditta però, aveva saltato questo passaggio e le ha fatte arrivare dalla Cina, pronto a metterle sul mercato.