Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Portavano la droga tra il Veneto e il Friuli arrestati 14 «postini»
TREVISO Dal Friuli Venezia Giulia al Veneto per rifornirsi di droga ma anche per spacciarla. Una banda di piccoli corrieri di stupefacenti, composta da italiani, nigeriani e albanesi è stata sgominata all’alba di ieri con una maxioperazione antidroga che ha visto l’intervento di 40 carabinieri delle compagnie di Sacile e Pordenone e del nucleo cinofili di Torreglia e che ha portato all’arresto di 14 persone tra il Veneto e il Friuli Venezia Giulia. L’indagine ha avuto inizio nel novembre scorso, partendo da Nicole Williams 26enne di Aviano, Simone Bessega 27enne di Caneva e Elisa Mattiuzzi 23 anni di Sacile, consumatori e pusher. Seguendo i loro spostamenti per rifornirsi di droga i carabinieri sono arrivati fino in Veneto, principalmente a Mestre e a Conegliano, dove i tre erano soliti rifornirsi da stranieri. I viaggi avvenivano almeno due o tre volte alla settimana (con carichi variabile tra le 10 e le 30 dosi). A Mestre è finito in manette un nigeriano senza fissa dimora, mentre a Conegliano due connazionali fermati dopo che avevano ceduto alcune dosi di cocaina sigillate dentro profilattici nascosti in bocca. A partire da novembre, seguendo la rete di spacciatori e clienti, i militari hanno arrestato otto persone, tutte fermate mentre vendevano la droga. Ieri, su richiesta del sostituto procuratore Marco Faion, il gip Monica Biasutti del tribunale di Pordenone ha firmato cinque ordinanze di misura cautelare: obbligo di dimora per Williams, arresti domiciliari per Mattiuzzi, Bessega e Ronaldo Merkaj, 22enne albanese. Mentre si sono aperte le porte del carcere per Sanni Abdul Wahab operaio 24enne nigeriano di Pordenone, e per un 52enne pregiudicato di Sacile arrestato ieri pomeriggio e trovato con 50 grammi di marijuana. In totale, durante le indagini, i militari hanno sequestrato 70 grammi di cocaina, 50 grammi di eroina, 12 pastiglie di Mdma, 400 ml di metadone, 500 pastiglie psicotrope oltre a 6 mila euro in contanti. I carabinieri hanno anche segnalato alle prefetture di Treviso e Venezia una sessantina di consumatori, tutti tra i 30 e i 40 anni.
Sessanta nei guai
I carabinieri hanno segnalato alle prefetture sessanta consumatori abituali