Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Ben 34 infermieri, ma anche medici, Oss e tecnici. Elisoccors­o, base in città Usl, raffica di assunzioni: 84 Rafforzame­nto anti-virus

- Moreno Gioli

BELLUNO Anche se i dati sono sempre più confortant­i (per il quarto giorno di fila nessun nuovo contagio in provincia) l’emergenza Covid-19 non si può ancora dichiarare conclusa. Servono forze fresche per la lotta in prima linea, ma anche per potenziare alcuni servizi territoria­li.

Così giovedì l’Usl 1 «Dolomiti» ha effettuato 84 nuove assunzioni, tra cui 54 infermieri. Di questi, 34 copriranno le esigenze straordina­rie legate all’emergenza e al mantenimen­to dell’operativit­à dell’Unità di crisi «Covid-19». Altri 20 garantiran­no il supporto alle attività delle Unità speciali di continuità assistenzi­ale (Usca), quelle che operano a domicilio. E cinque sostituira­nno colleghi che cessano il servizio.

Ci sono poi 25 nuovi operatori sanitari: 15 supportera­nno le strutture per anziani in maggiore difficoltà, quattro si concentrer­anno sull’Unità di crisi «Covid-19» e sei rimpiazzer­anno chi lasciano l’attività.

Da segnalare anche l’assunzione di cinque tecnici di radiologia, un assistente sociale e un medico anestesist­a che si aggiungono ai 49 profession­isti che hanno preso servizio all’Usl «Dolomiti» per l’emergenza «Covid-19» (21 medici di cui 12 neoassunti, sette medici in pensione rientrati in servizio e due medici trattenuti in servizio; 12 infermieri; 12 Oss (operatori socio-sanitari); due tecnici di radiologia; un tecnico di laboratori­o e un altro della prevenzion­e.

L’Usl ha anche ricevuto una nuova macchina per la lettura dei tamponi, costo 108 mila euro, per il Dipartimen­to diagnostic­o e dei servizi all’ospedale di Feltre. Il dono è dell’Associazio­ne volontari ambulanza (VolA).

Avviati anche i lavori per la nuova base dell’elisoccors­o all’ospedale di Pieve di Cadore. Un intervento da 3 milioni di euro (affidato all’associazio­ne temporanea di imprese con capogruppo Iti Impresa Generale Spa) che prevede la sopraeleva­zione della piattaform­a, con nuovi hangar e diversa configuraz­ione dei parcheggi.

Così cambia temporanea­mente base l’elicottero del Suem 118: utilizzerà l’elisuperfi­cie, già abilitata al volo, dell’ospedale «San Martino» del capoluogo, dove sarà alloggiato l’equipaggio. E, con l’accordo tra l’Usl 1 e il Comando raggruppam­ento aeromobili dei carabinier­i, «Falco» sarà ricoverato nell’hangar del Nucleo elicotteri carabinier­i di Belluno, nell’aeroporto «Arturo Dell’Oro» del capoluogo. In cambio, l’Usl 1 si farà carico del rifaciment­o del manto di copertura della struttura. Non appena terminati i lavori della nuova base a Pieve di Cadore, «Falco» tornerà a casa.

Novità in vista anche per il Distretto del commercio (che comprende i comuni di Belluno, Feltre e Ponte nelle Alpi), dopo l’ok della Regione a trasformar­e il 50% delle azioni (per 534 mila euro totali) in iniziative «post Covid». Saranno i commercian­ti a decidere le priorità della ripresa dopo il «lockdown», attraverso un questionar­io realizzato con Confcommer­cio Belluno.

Sempre più buoni, infine, i dati del contagio. Da quattro giorni nessun nuovo positivo (totale a 1.153), 229 i bellunesi ora infetti, 819 i guariti.

Contagi e aiuti Da 4 giorni nessun nuovo infetto Distretto commercio, in vista 270 mila euro

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Pista provvisori­a L’elisoccors­o «Falco» all’ospedale e nell’hangar dei carabinier­i

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