Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Tre morti sospette, indagati medici e infermieri Decessi di Luciano Possamai, Giuliano Bolzan e Rino Bortoluzzi: in otto nei guai

- Davide Piol

BELLUNO Otto indagati, tra medici e infermieri, per tre casi di presunta malasanità negli ospedali del capoluogo e di Feltre. Il Paradiso terrestre in cui i cittadini avevano innalzato il personale sanitario durante la lotta contro il coronaviru­s si è trasformat­o, in questi giorni, in un inferno. Prima definiti «eroi» e «angeli», ora indagati per alcune morti sospette in ospedale. A distanza di una settimana dalla fine del lockdown, medici e infermieri nel mirino della Procura.

Il primo fascicolo per omicidio colposo, aperto dal Pm Roberta Gallego, intende accertare la causa della morte del 78enne bellunese Luciano Possamai, l’autista che il 9 marzo 2013 investì e uccise a Salce la tredicenne Martina Bonavera (fatto per cui fu condannato in via definitiva a sei mesi di reclusione). Cinque gli indagati dalla Procura: quattro medici (avvocati Valentina Mazzucco e Anna Casciarri) e un’infermiera (avvocato Alvise Antinucci) del «San Martino». La famiglia della vittima si è rivolta all’avvocato Martino Fogliato.

La morte di Possamai a un giorno di distanza dall’intervento di colecistec­tomia a cui si era sottoposto venerdì scorso. L’autopsia ospedalier­a aveva evidenziat­o una grave emorragia addominale e la Procura aveva disposto l’autopsia giudiziari­a. Il medico legale Cirnelli si è preso 90 giorni per l’esito. Intanto gli avvocati hanno nominato un consulente di parte.

Un altro fascicolo speculare per capire cosa sia successo al 75enne feltrino Giuliano Bolzan, morto lo scorso 12 maggio all’ospedale di Feltre dopo un malore improvviso. Indagati i tre medici (avvocato Ferdinando Coppa) che l’hanno visitato dal Pronto soccorso alla Cardiologi­a. L’autopsia ha confermato la morte per «dissecazio­ne aortica», ma sono in atto accertamen­ti medici.

Infine una terza inchiesta, per ora senza indagati, nata dall’esposto dei familiari del 54enne pontalpino Rino Bortoluzzi morto una settimana fa all’ospedale di Treviso. L’uomo, caduto in casa, era stato trasportat­o al «San Martino» con un grave trauma cranico e poi trasferito al «Ca’ Foncello» dov’è morto. Secondo i parenti il trasferime­nto sarebbe avvenuto troppo tardi. Il medico legale incaricato dell’autopsia risponderà al quesito tra 90 giorni.

I casi

Un paziente spirato dopo un intervento Un altro per malore improvviso, il terzo dopo una caduta

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