Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Sui binari per gioco Tre ragazzi annoiati fermano tutti i treni
SAN BIAGIO DI CALLALTA La noia di una sera come tante, resa ancora più pesante dalle restrizioni provocate dall’emergenza sanitaria. Potrebbe esserci questo dietro al comportamento, pericolosissimo, di un gruppetto di adolescenti sorpresi nella tarda serata di giovedì, ad attraversare i binari della linea ferroviaria TrevisoPortogruaro a Olmi di San Biagio di Callalta. A notarli non solo macchinisti e passeggeri dei convogli, ma anche i residenti nella zona, che li hanno visti, quasi a voler sfidare la sorte, correre lungo le massicciate e attraversare le rotaie in prossimità del passaggio dei treni, fortunatamente limitato lungo quella linea. Subito è scattato l’allarme alla centrale del 112. In pochi minuti sul posto sono arrivate le pattuglie dalla locale stazione dei carabinieri di San Biagio di Callalta. All’arrivo dei militari, il gruppetto di ragazzi era seduto su una panchina posta sotto una pensilina. Stavano chiacchierando e ridendo tranquillamente, ignari dell’allarme provocato e delle conseguenze che il loro comportamento avrebbe potuto avere. Alla vista dei militari, uno di loro, un 15enne di origine straniera residente a Carbonera, è scattato in piedi e ha tentato di fuggire correndo da un lato all’altro dei binari. I carabinieri si sono lanciati al suo inseguimento ma fortunatamente, percorse poche centinaia di metri, si è fermato ed è tornato sui suoi passi ammettendo di essere scappato perché ha avuto paura. Nel frattempo lungo le rotaie sono arrivati anche gli agenti della polizia ferroviaria di Treviso che, appena ricevuta la segnalazione, a scopo precauzionale come previsto dai protocolli di sicurezza, hanno disposto la sospensione del traffico ferroviario. Misura necessaria a evitare che il ragazzino in fuga potesse finire sotto un treno in corsa. Il transito di tutti i treni è stato bloccato per 15 minuti. I ragazzini sono stati identificati e il 15enne è stato preso in carico dagli agenti della Polfer e portato al comando a Treviso dove, espletate le formalità, è stato riaffidato ai genitori. Rischia una denuncia per interruzione di pubblico servizio e una sanzione pesantissima per il tempo durante il quale la linea è rimasta bloccata.
La fuga
Uno di loro, quando ha visto le forze dell’ordine ha tentato di scappare