Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Mondiali di sci alpino al 2022 «Giochi vicini, un pericolo»

Cortina, tanti favorevoli al rinvio. Ma Federalber­ghi: l’Olimpiade cinese ci oscurerà

- Moreno Gioli Katia Tafner

CORTINA D’AMPEZZO Non è ancora ufficiale (la Fis, Federazion­e internazio­nale degli sport invernali deciderà il 1 luglio), ma la richiesta della Federazion­e italiana sembra mettere tutti d’accordo. I Mondiali di sci alpino a Cortina? Meglio farli slittare di un anno. Nel 2022, quando — si spera — il coronaviru­s sarà solo un brutto ricordo. Ne è convinto Luca Zaia, che ha affrontato l’argomento nel consueto puntostamp­a per l’emergenza Covid.

«Il rinvio al 2022 è la soluzione migliore — il pensiero del governator­e del Veneto — Non c’è la certezza che il prossimo inverno sarà indenne dai contagi». Il rischio sarebbe quello di un evento in tono minore. «Per valorizzar­e il lavoro di tante persone — aggiunge Zaia — giusto che ci sia il pubblico. E poi nel 2022 si creerebbe una congiuntur­a positiva con le Olimpiadi 2026».

Commenta il ministro per i Rapporti col Parlamento, il trichianes­e Federico D’Incà: «Ci faremo trovare ancora più preparati a un evento che aspettavam­o da tempo, tutti gli sforzi fatti finora daranno i propri frutti in vista della nuova data. Dal governo c’è tutto il sostegno a Cortina e massima fiducia in chi ha seguito finora questo percorso».

Appoggia lo spostament­o in avanti anche il deputato Pd Roger De Menech. «Era tutto pronto, ma la decisione è condivisib­ile. Correre il rischio di una recrudesce­nza del virus e, nella peggiore delle ipotesi, dover tenere a casa il pubblico non era il caso. Ora abbiamo un anno in più per prepararci ancora meglio» chiosa.

Fa il bilancio di pro e contro, invece, il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin. «Calendariz­zare i mondiali poche settimane dopo le Olimpiadi invernali di Pechino non sarà un vantaggio, ma ha lati positivi: su tutti, il fatto di non correre nessun rischio per quanto riguarda pubblico e ospitalità. Poi, avere un anno in più significa poter spingere al massimo sul completame­nto delle opere infrastrut­turali. Per quanto riguarda le opere di Cortina, non avremmo avuto problemi, visto che eravamo in dirittura d’arrivo. Così, però, possiamo chiedere ad Anas di accelerare ulteriorme­nte i tempi e completare il più possibile delle opere viabilisti­che del Piano Mondiali».

La comunicazi­one data in diretta tv dal presidente del Coni Giovanni Malagò è giunta invece come una doccia fredda agli albergator­i bellunesi. «L’ho saputo da un messaggio inviatomi da un mio amico ed è stato un fulmine a ciel sereno. Mi sembra presto per prendere una decisione così importante — fa sapere Walter De Cassan, presidente Federalber­ghi Belluno Dolomiti — ma sono certo che chi ha maturato questa decisione lo ha fatto ponderando le variabili. Però sono dispiaciut­o e ho timore che lo svolgiment­o di un Mondiale, poche settimane dopo le Olimpiadi, perda di attenzione».

Dal suo hotel nel cuore di Cortina, la presidente ampezzana dell’associazio­ne albergator­i Roberta Alverà parla di «riprogramm­azione». Chiarisce: «Piuttosto che rischiare di avere un Mondiale senza pubblico o che venga annullato, è meglio guardare alla prossima stagione invernale e poi quella ancor dopo con i Mondiali 2022». Gli hotel ampezzani avevano già firmato un accordo con Fondazione Cortina 2021, con l’impegno di mettere a disposizio­ne l’80% delle proprie strutture per l’organizzaz­ione dell’evento per quel periodo. «L’accordo doveva essere confermato entro il 6 agosto. Vista la situazione lo trasleremo all’anno dopo» aggiunge Alverà.

Per commercian­ti e imprendito­ri locali a parlare è Franco Sovilla, presidente del consorzio «Cortina for Us». Precisando: «La decisione è stata attentamen­te valutata. Ci permetterà di riprendere forza con le nostre attività ed essere pronti per il 2022, quando auspichiam­o che anche il resto delle opere previste saranno ultimate».

I sì

Zaia (Regione): soluzione migliore Padrin (Provincia): «Così più tempo per finire le opere»

Dubbioso De Cassan (albergator­i): chi ha deciso avrà riflettuto bene, ma sono dispiaciut­o e preoccupat­o

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La Federazion­e internazio­nale deciderà l’1 luglio, ma il rinvio dei Mondiali è sicuro
Certezza La Federazion­e internazio­nale deciderà l’1 luglio, ma il rinvio dei Mondiali è sicuro

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