Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Il Comune rinegozia i mutui e libera 8 milioni
Scadenze prolungate fino al 2043: «Avremo risorse da investire». Fra i settori beneficiati, servizi sociali e scuole
TREVISO La crisi-Covid potrebbe durare ben oltre il 2020. Sulla base di questo presupposto, analizzando conti e bilanci, Ca’ Sugana ha deciso di rinegoziare i mutui in essere (per cantieri e lavori pubblici, prevalentemente) e prorogare le scadenze al 2043, liberando però così nei prossimi sette anni 8,2 milioni di euro. L’annuncio è dell’assessore alle finanze Christian Schiavon che mette in fila le cifre da liberare per gli interventi a favore del rilancio cittadino. «Fra l’anno in corso e il 2026 liberiamo risorse vere, 1 milione e mezzo nel 2020, un milione e 300 mila euro nelle quattro annualità successive, 750 mila euro nel 2025 e 2026 - spiega -. Questa amministrazione ha cambiato il modo di fare il bilancio. Prevediamo che nel 2021 una coda di crisi possa ancora esserci e dobbiamo farci trovare pronti, mettendo a disposizione della città risorse consone».
Per la precedente giunta, guidata dal sindaco Pd Manildo, la linea era stata: liberarsi dei mutui per ridurre l’indebitamento. Poi è arrivata una bomba epidemica imprevista, capace di scardinare ogni equilibrio, e la nuova linea di Ca’ Sugana è diventata: prolungare i debiti rinegoziando interessi e mutui per avere finanze fresche da utilizzare subito. E al futuro si penserà passo dopo passo.
Gli uffici del Comune sono al lavoro per calcolare esattamente quanto i tre mesi di lockdown abbiano comportato in termini di perdita di incassi: «Marzo, aprile e maggio sono stati mesi di grandi sacrifici per le nostre imprese e per le famiglie - continua Schiavon -, ma anche per la pubblica amministrazione hanno significato minori entrate, dovute alla decisione di scontare le imposte locali e dilazionare i pagamenti per le imprese e le associazioni, aggiungendo la riduzione delle sanzioni stradali e dei ticket per la sosta sulle strisce blu».
Il sindaco Mario Conte, a dire il vero, ha già fatto un po’ di conti in tasca al municipio: la stima è che nell’anno in corso a Ca’ Sugana vengano a mancare circa 10 milioni di euro, ma potrebbero essere anche di più. «Con l’ultimo consiglio comunale abbiamo liberato l’avanzo di bilancio che sarà destinato in parte proprio ai progetti per la ripartenza - evidenzia l’assessore -. Sono risorse vere, nell’ottica di coprire maggiori contributi per i servizi sociali, per le scuole, per i settori che richiederanno un aiuto aggiuntivo».
Il Comune di Treviso ha 17 milioni di euro di mutui in corso (137 posizioni) con Cassa Depositi e Prestiti. La rinegoziazione riguarda 11 milioni e 101 posizioni: «Abbiamo rinegoziato l’interesse che scende da circa 4,3% a 3,1% continua l’assessore - prorogando le scadenze in 23 anni. Riducendo di un terzo le rate avremo meno spese finanziarie, non impegnando risorse utili per la città. Ma non è escluso che possiamo chiudere in anticipo alcuni mutui se sarà necessario». La manovra ha ottenuto il via libera dei revisori dei conti nel principio «dell’equivalenza finanziaria»: «Entro il 2043 pagheremo interessi attorno ai 3 milioni, ma nei prossimi anni avremo 8,2 milioni di risorse fresche e non vincolate».