Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Cannes, duello sul cinema Il no di Venezia ai suoi film
Thierry Frémaux svelerà il 3 giugno i titoli della rassegna francese. Il Lido non li avrà in gara e punta su «Tre piani» di Nanni Moretti
VENEZIA Non dev’essere facile in tempi di Covid-19 essere Thierry Frémaux. L’anno scorso di questi tempi porgeva la Palma d’oro a Bong Joon-Ho per Parasite e accompagnava con lo sguardo soddisfatto il film che poi avrebbe sbancato la notte degli Oscar. Quest’anno il delegato generale del Festival di Cannes (così si chiama da quelle parti il direttore artistico) si ritrova con un festival cancellato dall’emergenza sanitaria e un forziere di film chiuso col lucchetto della pandemia in cui si dice ci fossero tutti i titoli più attesi della prossima stagione, da The French Dispatch di Wes Anderson fino al nostro Tre piani di Nanni Moretti. E ora, si alambicca Frémaux, che si fa di questo tesoretto che nessuno al momento può vedere in sala? Nei mesi scorsi il delegato generale aveva provato a buttarla là con la Mostra del Cinema di Venezia, dichiarando da più parti che s’era aperto un dialogo con il solo festival del cinema a livello interre». nazionale che al momento è confermato dal 2 al 12 settembre. Ma le cose non erano andate senza intoppi come aveva provato a forzare Thierry. Il neo presidente della Biennale Roberto Cicutto era stato inaspettatamente tranchant all’idea: «Trovo sconcertante che Frémaux dica che continua a studiare una formula per fare qualcosa con noi, ma non comunichi cosa vuol faDopo più di un mese il progetto di Frémaux ora appare chiaro: vuole aprire il forziere dei film che sarebbero dovuti andare a Cannes e «marchiarli» con l’etichetta «Cannes», in modo tale che, anche dovessero fare la loro strada in altri festival, sarebbero sempre film di Cannes. I primi tre che avrebbero accettato l’etichetta sarebbero, secondo Variety, proprio il film di Anderson, Another Round di Thomas Vinterberg e Comes Morning di Naomi Kawase. Gli altri - una cinquantina circa - saranno svelati ufficialmente il 3 giugno. Nel frattempo la domanda sorge spontanea: ma Venezia accoglierà i film targati Cannes? Nessuna risposta ufficiale, ma sembra di poter dire che nessun film con l’etichetta di Fremaux sarà in gara al Lido a settembre: troppo sarebbe lo smacco se poi la giuria di Venezia77, guidata dalla fascinosa Cate Blanchett, dovesse consegnare il Leone d’oro proprio a un film marcato
Cannes. Altro discorso però potrebbero essere alcuni film che erano in predicato di andare a Cannes e che probabilmente sulla Croisette avrebbero avuto la loro ribalta nazionale, ma che non possono o non vogliono rinunciare a un concorso internazionale e a una platea come quella veneziana. Potrebbe essere, per esempio, il caso di Tre piani, attesissimo film di Moretti tratto dal libro di Eshkol Nevo o DNA di Maï wenn. Ma altri film in predicato di essere nella lista di Frémaux potrebbero alla fine tirarsi indietro o magari prendere la via di Venezia come On The Rocks di Sophia Coppola, che al Lido alzò il Leone d’Oro con Somewhere nel 2010.
Ma tutto è avvolto nell’incertezza anche per il Lido. Se anche Moretti dovesse arrivare alla Mostra in competizione, bisognerebbe capire quale finestra migliore sfruttare per l’uscita in sala. Sale che in Italia riapriranno il 15 giugno sotto la nuvola di molti dubbi. La Mostra ci spera. Perché se è vero che la prossima sarà un’edizione sperimentale resa complessa dall’emergenza sanitaria, avere uno degli autori italiani più importanti al mondo tra i nomi in concorso contribuirebbe di molto a far salire le quotazioni del Lido.