Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
De Cassan (Federalberghi): è il mese degli stranieri ora bloccati
BELLUNO Il turismo in provincia è fermo: non ci sono turisti, effetto collaterale del Covid-19; gli alberghi sono chiusi. Situazione stagnante in cui i primi non si muovono o per paura del contagio o perché abitano fuori regione e fino a mercoledì sono bloccati mentre i secondi, le strutture ricettive, non si fidano ad aprire per una stagione ancora molto incerta. Le prenotazioni faticano ad arrivare.
«Giugno sarà un deserto — dice preoccupato il presidente di Federalberghi Belluno, Walter De Cassan — Ai centralini degli hotel arrivano chiamate solo da persone che vogliono informazioni generali. Mancano le prenotazioni: qualcuna per luglio e agosto, ma zero a giugno».
L’emergenza epidemiologica ha messo in ginocchio il mondo alberghiero ancora a marzo, decapitando la stagione invernale al suo apice e creando perdite da milioni di euro. Eventi importanti, come le finali di Coppa del mondo di sci a Cortina, sono saltati e le montagne bellunesi hanno cominciato a svuotarsi. Giugno è alle porte come la stagione estiva, ma le difficoltà sono evidenti.
«Non c’è giro di turisti — continua il leader degli albergatori — In questo fine settimana c’è ancora meno gente rispetto al precedente, forse per il maltempo. Gli alberghi sono quasi tutti chiusi: solo il 10% di tutta la provincia ha deciso di riaprire. Dal 13 giugno dovremmo avere una svolta. Però giugno è il mese degli stranieri e non sappiamo ancora come evolverà la questione-frontiere con Austria e Germania. Li lasceranno passare? E soprattutto: vorranno venire?».
La situazione disperata ha spinto alcuni alberghi a prendere la decisione di non riaprire e di aspettare direttamente la stagione invernale. «Nel settore si respira aria di incertezza — conclude De Cassan — Alcuni sono ottimisti, altri per nulla. Dobbiamo però capire che l’80-90% dei guadagni arriverà dal mercato interno e spingere su questo. Poi un ulteriore problema. Le fabbriche ad agosto rimarranno aperte? Per non parlare di tutte quelle persone che, durante il lockdown, hanno fatto fuori le ferie. Cercheremo di uscirne il meglio possibile. Intanto possiamo solo aspettare e sperare nel bel tempo ad agosto».
Non è stato con le mani in mano, invece, il gruppo consiliare «Io scelgo Alpago 3.0» che, per capire come rilanciare il turismo nella Conca, ha effettuato uno studio analizzando i dati dei flussi di presenze e arrivi degli ultimi 15 anni.
«Ci sono state oscillazioni importanti e una riduzione drastica della durata media della vacanza — spiega il capogruppo, Giuseppe Savi —
E ciò non è frutto solo del calo dell’offerta alberghiera, che nel giro di 15 anni ha perso quasi una cinquantina di posti-letto, ma anche della scarsa formazione degli operatori turistici e della mancanza di una comunicazione e promozione coordinate. Aspetti su cui conviene lavorare da subito, l’estate è alle porte e potrebbe rappresentare una svolta, soprattutto per il turismo di prossimità».
Intanto, a Pedavena, è ripartito «Ted» (Trenino express Dolomiti). Il trenino lillipuziano approfitterà del «ponte» del 2 Giugno per portare cittadini e turisti a Feltre e Pedavena. Sarà attivo, dalle 14 alle 19, fino a martedì compreso, con partenza dalla Birreria Pedavena. Per informazioni si può consultare la pagina Facebook «Ted Trenino Express Dolomiti».
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