Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Richiesta del commissario Castro: ordinativi di compressori da recuperare dopo il virus
Telenovela Wanbao Acc, dalla chiusura agli straordinari
BORGO VALBELLUNA Cambio di marcia in «Wanbao Acc». Si tratta di recuperare il tempo e il lavoro perduti col «lockdown». Ieri si è lavorato in due turni consecutivi e ora si tratta di definire gli straordinari. Le commesse non mancano e s’intende recuperare produttività e la fiducia delle aziende clienti (le multinazionali dell’elettrodomestico bianco).
Per mercoledì il commissario straordinario Maurizio Castro e l’assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan hanno convocato il «Consiglio di sorveglianza socio-istituzionale Wanbao Acc» che riunisce tutti i portatori d’interesse che ruotano attorno all’azienda: i sindacati e le Rsu (Rappresentaze sindacali unitarie azinedali), i parlamentari eletti in provincia, i sindaci di Belluno, Feltre, Lamon e Borgo Valbelluna, il presidente della Provincia, Roberto Padrin e il ministro dei Rapporti con il Parlamento, il trichianese Federico d’Incà.
Già nel 2013 l’amministrazione straordinaria dell’allora «Acc», guidata sempre da Castro, è stata la prima in Italia a costituire un simile Consiglio, per dar vita a un confronto costante e riservato tra gli esponenti del territorio su tutte le principali questioni del salvataggio, allora realizzato rimettendo a posto i conti, ristrutturando i rapporti di filiera e infine vendendo l’azienda ai cinesi di «Wanbao».
Ricorda Castro:«Ha funzionato benissimo, si è creato un contesto compatto e coeso come mai si era visto». Secondo il commissario, «ci s’ispira alle vicende dei Comitati di gestione dell’immediato dopoguerra, a una legge regionale veneta del 2010 e all’articolo 46 della Costituzione, che stabilisce che “la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende”».
Ora s’intende replicare l’esperienza, sempre nell’alveo di un «modello partecipativo»: le principali scelte strategiche e gestionali vanno prese insieme. I sindacati e i 285 lavoratori sono ansiosi di capire quale strada percorrere per contribuire nel modo più efficace alla rinascita della fabbrica di compressori per frigoriferi. «Giovedì 4 giugno abbiamo il primo incontro col commissario — afferma Michele Ferraro (Uilm Uil) — chiederemo cosa fare per aumentare la produttività». I sindacati sperano vi siano le condizioni per nuove assunzioni.