Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Sui 110 morti totali 81 nelle Case di riposo

- Moreno Gioli (ha collaborat­o Davide Piol)

BELLUNO Dolomitibu­s riattivi le linee extraurban­e, no al servizio a chiamata. Bruno Deola (Cisl Belluno Treviso) interviene nel dibattito sulla compagnia di trasporto pubblico della provincia, ancora al palo nonostante il pieno ingresso nella «Fase 2».

Aggiunge il sindacalis­ta: «I sindaci si facciano portavoce della richiesta di centinaia di cittadini, studenti, lavoratori per il ripristino di un servizio indispensa­bile. Siamo l’unica provincia in Veneto in cui è garantito appena il 20% delle corse. Ci appelliamo a Palazzo Piloni, che ha la maggioranz­a in Dolomitibu­s e rigettiamo la possibilit­à di sostituire le linee con un servizio di trasporto a chiamata che non si capisce da chi possa essere gestito: sarebbe un ulteriore indebolime­nto del servizio».

Con la ritirata del virus, intanto, buone notizie dalle Case di riposo, dove ci sono solo 35 anziani ancora positivi, l’1,6% del totale degli ospiti. Tante, però, le vittime: 81 gli anziani nel Bellunese morti per coronaviru­s sui 110 totali.

E, dopo 72 giorni, la residenza per anziani di Santa Croce del Lago è «Covid– free». Martedì l’esito del tampone dell’ultimo ospite positivo, ora negativo. E anche se si contano due positivi in più in provincia (totale a 1.175) calano ancora gli attualment­e positivi, ora 91, mentre salgono a 974 i guariti.

Intanto riprese le multe nei controlli delle Forze dell’ordine per il rispetto dei decreti anti-contagio. Mercoledì due sanzioni a cittadini e due denunce per altri reati su un totale di 429 controlli. Nessuna irregolari­tà nelle aziende.

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