Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Pioggia, frane e paesi isolati nella Marca

Il maltempo non dà tregua. Gravi danni e disagi nel Vittoriese e nell’area del Grappa

- Milvana Citter

TREVISO Il maltempo non dà tregua a una Marca ormai stremata da bombe d’acqua e furiose grandinate. E per vigili del fuoco, volontari di protezione civile e sindaci quella di martedì è stata un’altra notte di lavoro per cercare di porre rimedio ai danni provocati dall’ennesimo violento temporale che ha colpito la provincia. Tra le zone più colpite, il comune di Follina dove alcune famiglie sono rimaste isolate e l’area di Borso del Grappa.

TREVISO Il maltempo non dà tregua a una Marca ormai stremata da bombe d’acqua e furiose grandinate. E per vigili del fuoco, volontari di protezione civile e sindaci quella di martedì è stata un’altra notte di lavoro per cercare di porre rimedio ai danni provocati dall’ennesimo violento temporale che ha colpito la provincia.

Tra le zone più colpite, sicurament­e il comune di Follina, già bersagliat­o dal maltempo domenica. Poco dopo le 20 di martedì, la zona è stata investita dall’ennesima bomba d’acqua che, in soli 20 minuti, ha scatenato a terra 100 millimetri di pioggia, provocando allagament­i e frane. Alcune famiglie sono rimaste bloccate nelle loro case inerpicate sulle colline, con le strade sbarrate dagli smottament­i. «E’ stata una notte terribile – racconta il sindaco Mario Collet per tutta la giornata di ieri impegnato a soccorrere i cittadini -. L’intera frazione di La Bella è stata allagata a causa dell’esondazion­e del torrente Vallalta. La pioggia fortissima e violentiss­ima ha ingrossato il corso d’acqua che non è riuscito a scaricarsi sul Soligo, già ai limiti, e l’acqua si è riversata in strada». Per questo un centinaio di abitazioni, praticamen­te tutta la frazione, sono state allagate.

Disagi pesantissi­mi per tre condomini, dove l’acqua è entrata nei garage arrivando a un livello di oltre due metri di altezza e sommergend­o le auto. Decine le squadre di vigili del fuoco e protezione civile che, per tutta la notte, hanno fatto lavorare le idrovore per svuotare scantinati e garage. Dopo l’acqua è rimasto il fango e il sindaco ieri ha noleggiato alcuni bobcat per rimuovere i 40 centimetri di fango e detriti rimasti sul pavimento. Le forti piogge hanno provocato anche frane, come a Vallalta dove una donna con i figli, un neonato e una bimba di 8 anni, erano rimasti bloccati. A liberarli è arrivata una ruspa che ha pulito la strada.

A Farra il sindaco ha dovuto evacuare un’abitazione perché la linea elettrica era pericolant­e a causa degli smottament­i. Mentre una famiglia con quattro bambini è rimasta isolata in località Col, ed è stato possibile raggiunger­la solo ieri mattina.

Fino al tardo pomeriggio rimaneva bloccata anche un’altra donna, nella sua casa al confine con Cison di Valmarino a causa delle frane che hanno reso impraticab­ili le strade, lungo i pendii ricamati di vigneti. «Abbiamo lavorato tutta la notte e tutto il giorno per cercare di aiutare tutti – continua Collet -. I danni sono ingenti, è presto per quantifica­rli ma sicurament­e parliamo di qualche milione di euro».

Danni anche a Cison e Premaor di Miane dove un intero vigneto è franato a pochi metri dalle case.

Altra situazione critica si è registrata a Borso del Grappa, in particolar­e nella frazione di Semonzo dove la Val del Sasso Bianco e la valle del Caglieron sono andate sott’acqua: «Di solito questa zona non ha interessam­ento idrico – spiega il sindaco Flavio Dall’Agnol -, ma la troppa pioggia caduta in montagna aggiunta a quella caduta in pianura si è riversata sulle strade portando fango e detriti che hanno ostruito le reti di scolo. Tanto che dovremo fare una pulizia di almeno duecento tra tombini e caditoie». Sette le abitazioni che hanno avuto garage e scantinati invasi dall’acqua. Ingenti i danni all’hotel Garden Relais

dove il piano terra è stato allagato ed entrambe le piscine, quella esterna e quella interna al centro benessere, si sono riempite di fango. Nella zona si sono registrati anche consistent­i smottament­i, come sulla strada General Giardino dove sono caduti massi di roccia del peso di 6 quintali.

Al lavoro insieme ai vigili del fuoco i volontari dell’Avab Pedemontan­a del Grappa. «La speranza ora – conclude il sindaco Dall’Agnol -, è che non piova più perché facciamo fatica a regimentar­e le acque per le condizioni delle reti che sono sovraccari­che e intasate».

Disagi anche ad Asolo e Monfumo dove una frana è finita sulla strada provincial­e Mostaccin. Altri smottament­i anche a Pieve di Soligo lungo la strada provincial­e 34.

Collet (Follina)

È stata una notte lunga e terribile, l’acqua ha invaso le strade e ha isolate alcune case

Dell’Agnol (Borso) La speranza è che smetta di piovere perché la terra non riesce più ad assorbire l’acqua

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(foto QdP news) Il disastro Strade bloccate, case allagate e perfino frane
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