Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Morto a 65 anni il commercialista Gianquinto Perissinotto
TREVISO È morto ieri, a Udine, Gianquinto Perissinotto. Trevigiano, sessantacinque anni, commercialista, figura assai conosciuta e apprezzata in Veneto per l’impegno sociale e nell’associazionismo, lascia una moglie e due figlie. Già componente per oltre trent’anni del consiglio di amministrazione di Veneto Banca (incarico lasciato nel 2014 quando l’istituto di credito di Montebelluna è stato travolto dalle note vicende giudiziarie), Perissinotto era stato negli ultimi anni alla guida della Fondazione Silla Ghedina Apollonio Menardi di Cortina d’Ampezzo, attraverso la quale ha aiutato studenti, insegnanti, associazioni, sostenendo restauri di beni artistici e architettonici, borse di studio, eventi culturali. Era membro del comitato organizzativo del festival Una Montagna di Libri. «È un grande dispiacere commenta il vicesindaco di Cortina Luigi Alverà viene a mancare un grande professionista attento alle arti». Di vaste e appassionate letture, amante dei classici latini come di autori novecenteschi, da Mordecai Richler ai fratelli Singer, Perissinotto si era diplomato al Liceo Canova della sua Treviso, dove era presidente dell’Associazione Ex Allievi. Si era poi laureato in Economia aziendale a Venezia ed aveva esercitato per tutta la vita la libera professione. Sincero, ironico, alieno alle smancerie ma molto generoso, aveva indirizzato la sua attività alla filantropia a favore dei più giovani e del patrimonio religioso, artistico e culturale del territorio delle Dolomiti, che amava e frequentava. «È mancato un grandissimo amico che ha lasciato un grande valore alla nostra sanità», lo ricordano Francesco Benazzi, direttore generale dell’Usl 2 e Fabio De Longhi, presidente di Per Mio Figlio Onlus (Gianquinto è stato fin dall’inizio nel Direttivo dell’Associazione e presidente del collegio sindacale dell’allora Usl 9 di Treviso dal 2003 al 2010).