Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Ponte sul Piave avveniristico Progetto «made in Spagna»
La presentazione ufficiale dell’idea vincente: sostituirà l’attuale «bailey»
BELLUNO Sarà largo 14 metri e attraverserà il Piave con un’unica arcata, senza piloni nel greto del fiume. Sarà leggero nella forma e avrà uno stretto legame con l’area circostante. È il nuovo ponte sul Piave, che sostituirà il «bailey» esistente dal 2007 e che da manufatto provvisorio (venne costruito per permettere i lavori di ammodernamento del Ponte degli alpini) si è invece rivelato uno snodo strategico per la città e per il suo collegamento con la Sinistra Piave.
Ieri in sala consiliare svelato il progetto preliminare vincitore del concorso lanciato lo scorso dicembre dal Comune capoluogo e curato dalla Fondazione «Architettura Belluno Dolomiti». Ad avere la meglio sui 25 progetti provenienti da tutta Europa l’idea elaborata dal raggruppamento temporaneo di progettisti costituito da «Fhecor Ingenieros Consultores» e l’«Estudio de Arquitectura Campo Baeza», in grado di colpire la commissione giudicatrice per «la capacità di sintesi tra soluzione strutturale e forma architettonica in relazione al paesaggio. Positivo il lavoro d’interpretazione e ridisegno delle sponde capace di potenziare i sistemi connettivi tra il fiume e la città», come si legge nella motivazione.
Se il ponte potrà vedere la luce, i bellunesi dovranno ringraziare un po’ anche la tempesta «Vaia». La chiusura del «bailey» nei tremendi giorni a cavallo tra ottobre e novembre 2018 ha esplicitato l’importanza che, quel passaggio provvisorio, ha ricoperto durante le operazioni di soccorPoi so e di protezione civile. Tanto che la progettazione esecutiva è stata inserita dalla Regione nell’elenco delle opere strategiche per la resilienza «post-Vaia», ottenendo così il finanziamento governativo di 200 mila euro. Entro il 30 settembre dovrà essere formalizzato l’incarico ai progettisti per la redazione del progetto esecutivo definitivo.
si aprirà la partita della costruzione. Il costo stimato complessivo è di 5,6 milioni di euro che andranno ricercati nella tranche 2021 dei fondi post-«Vaia», con la speranza di avere l’opera completata per la fine del 2023, quando cioè scade l’attuale proroga di utilizzo per il ponte bailey.
Ottimista il sindaco Jacopo Massaro. «La Regione ha recepito l’importanza del ponte per la sicurezza della città — ha chiarito — Sono fiducioso che l’opera si possa inserire nella nuova programmazione post-Vaia».
Il nuovo ponte sul Piave sorgerà a una distanza minima dal «bailey» esistente che resterà transitabile per tutta la durata dei lavori per minimizzare l’impatto sulla circolazione. Solo una volta completato il nuovo ponte, sarà rimosso il «bailey». Non ci saranno interferenze con l’alveo del fiume, ma un unico appoggio inclinato e all’avanguardia dal punto di vista architettonico.
Il ponte sarà largo 14 metri e dotato di due marciapiedi: quello sul lato destro, più ampio, sarà aperto anche al transito ciclabile. L’illuminazione sarà garantita da fasci di luce Led continui, situati nelle anime laterali e nelle barriere.
Sulla sponda destra, l’idea è di realizzare un percorso che unisca il Ponte della Vittoria al parcheggio di Lambioi mentre sulla sponda sinistra sorgerà una nuova zona di sosta, connessa con il Ponte della Vittoria e con la spiaggia di ghiaia anche grazie alla costruzione di una scala di accesso e di un punto belvedere.