Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Se il virus «fa il turista»
Le quattro mete di mare all’estero nel mirino
Nell’ultima ordinanza regionale del 13 agosto, i turisti che rientrano in Veneto da Spagna, Croazia, Grecia e Malta hanno l’obbligo di dare comunicazione dell’avvenuto ingresso in regione per essere sottoposti al tampone per il Covid-19 (o presentare l’esito di un tampone eseguito nel paese di partenza entro le ultime 72 ore ), pena sanzioni che possono arrivare fino a mille euro
Il caso della Croazia raggiunta solo in auto
A Treviso, nella sola mattinata di ieri, sono state ben trentacinque le persone di rientro dalla Croazia dopo una vacanza di mare risultate positive al tampone per il Covid-19. E non si tratta di uno o due gruppi ma di singoli o coppie che non si conoscono fra loro. La Croazia resta la meta più problematica per il grande afflusso di veneti e per l’assenza di voli, ci si va in auto, più difficili i controlli
Il nuovo fronte francese Focolaio in Occitania
Di questi giorni un nuovo, importante, focolaio nella cittadina della costa azzurra di Adge che, dal 1970, comprende anche la più celebre Cap d’Adge. Natura selvaggia fra la Camargue e la Spagna meta di naturisti da tutta Europa. Contagi diffusi fra campeggi, hotel e ristoranti poi portati in Uk, Austria e Olanda, presto tampone obbligatorio anche in Veneto per chi torna dalla zona
I tamponi obbligatori quando si scende dall’aereo
Da sabato 15 agosto, nei due aeroporti veneti attivi, il Marco Polo di Venezia e il Catullo di Verona, sono stati allestiti punti per i tamponi destinati a chi sbarca in Veneto da Croazia (i voli però sono quasi inesistenti), Grecia, Spagna e Malta. Da sabato a mercoledì, in tutto, sono stati eseguiti 3.100 tamponi, il totale dei positivi, fino a due giorni fa era minuscolo: solo sei contagiati
L’alternativa: il tampone in ospedale, accessi rapidi
Per chi torna in auto, dopo la vacanza nei paesi a rischio, oltre ad approfittare del tampone «sul posto» in aeroporto, si può accedere ai Punti di accesso rapido negli ospedali. Si tratta di percorsi dedicati, aperti dalle 7 alle 13, tutti i giorni, sabato e domenica inclusi, per potersi sottoporre a tampone. Nati per agevolare proprio i turisti di rientro, saranno ora potenziati evitando di ricorrere al medico di base e ai numeri verdi