Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Patto Sartoretto-Gomierato. E Marcon chiama Salvini
CASTELFRANCO VENETO Maria Gomierato ha deciso: piuttosto di votare il sindaco uscente Stefano Marcon preferisce perdere un consigliere comunale. «Sosterremo Sebastiano Sartoretto al ballottaggio». Cristian Bernardi per il Movimento Cinque Stelle tentenna ancora: stasera avrà una riunione fiume coi suoi, al centro dell’analisi ancora una volta i programmi dei due candidati. Lui ha già annunciato che a livello personale voterà Sartoretto e anche se l’alleanza politica a livello nazionale col Pd non pare influire sulle scelte locali, l’aria tira in quella direzione per tutti i 5 stelle. E a proposito di aria, c’era un vento autunnale ieri a Castelfranco. Ma gli animi erano tutt’altro che freddi. A scaldarli l’outsider Lorenzo Zurlo che ieri ha chiesto ai due candidati un intervento specifico dedicato al verde, senza schierarsi apertamente con nessuno dei due. «Chiediamo a Marcon e Sartoretto di pensare a tre ettari di terreni distribuiti nel territorio comunale da destinare alla piantumazione di alberi», dice. «Un minimo di un albero ogni 10 abitanti di Castelfranco, ovvero 750 alberi all’anno, 3.750 in cinque anni. Punto d’incontro si rende disponibile a reperire le risorse per il mantenimento e la conservazione di queste aree». Zurlo ha diffuso la nota a metà pomeriggio, a sera erano arrivate rassicurazioni da entrambi i ballottanti: «Ci stiamo confrontando, la linea della difesa del verde è comune». Nel mentre, Gomierato rivendica il peso specifico delle liste civiche nella campagna elettorale («Abbiamo ottenuto 3.141 consensi, quasi il 18%, il nostro voto è decisivo»). Poi attacca Marcon sulla frattura che si è generata in questa campagna elettorale: l’ospedale. «I fondi per la sanità ci sono e serve lottare per averli», dice. «Marcon questa battaglia non la farà, lui ha già deciso di lasciare il nostro ospedale a Venezia e a Padova». Infine, si toglie un sassolino dalla scarpa: se vincesse il centrodestra il suo gruppo avrebbe tre posti in consiglio, uno in meno nell’altro caso. «Ma a noi non interessano le poltrone né le careghe o gli sgabelli». Sartoretto ha accolto l’adesione al proprio progetto con giubilo, «la coalizione si allarga, possiamo farcela: se siamo compatti nel contrastare la Lega possiamo vincere», mentre il suo team lavora alacremente ad un grande evento in centro a Castelfranco la settimana prossima. Dalla trincea del M5S Bernardi invece prende ancora tempo, la settimana è scivolata via senza che si decidesse l’orientamento ufficiale. «Noi siamo fuori dal ballottaggio – dice lui - quindi non abbiamo nulla da perdere. Continuiamo però a batterci per la tutela della città in cui siamo nati. Ci stiamo confrontando sui temi a noi più cari e se ne esce un’intesa potrebbe essere un passo in avanti». Marcon ha seguito da distante le trattative, consapevole di aver combattuto la campagna elettorale quasi sempre «solo contro tutti». Domani pomeriggio in Piazza Giorgione arriverà Matteo Salvini, in settimana è poi atteso nuovamente il governatore Luca Zaia che spiegherà le scelte regionali sul contestatissimo ospedale. Alla fine, sarà il governatore a decidere chi conquisterà il Castello?