Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Si schianta a pochi metri da casa e muore sul colpo Tragica fine per un artigiano di Riese Pio X. Non aveva le cinture

- Milvana Citter

RIESE PIO X Ancora pochi metri e sarebbe arrivato a casa sano e salvo. Ma all’uscita da una curva, ha perso il controllo del suo camioncino, finendo fuori strada e schiantand­osi contro la spalletta di un ponte.

E’ morto così Bernardino Libralato, artigiano 61enne di Riese Pio X. L’uomo è deceduto sul colpo e a nulla sono serviti i soccorsi dei sanitari del Suem 118 e dei vigili del fuoco. L’incidente si è verificato poco dopo l’1.15 di sabato, in via Raspa, dove Libralato viveva con la famiglia. Stava rientrando a casa, a bordo del suo Renault Master, un camioncino furgonato con vano di carico. Mancavano pochi metri perché l’artigiano raggiunges­se la sua abitazione ma, per cause in corso di accertamen­to da parte della polizia stradale, all’improvviso ha perso il controllo del mezzo. Il camioncino ha tagliato il rettilineo subito dopo la curva ed è finito fuori strada. Prima sulla striscia d’erba e poi giù sul fianco del fossato pieno d’acqua che delimita la carreggiat­a, fino a impattare, violenteme­nte, contro la spalletta in cemento armato del passaggio pedonale che conduce a un’abitazione. Con l’impatto gli airbag del Renault Master si sono attivati, ma Libralato non indossava la cintura di sicurezza ed è stato sbalzato all’interno dell’abitacolo del camioncino. Lo schianto contro il ponte ha provocato un boato che ha squarciato il silenzio della notte e svegliato i residenti.

Sono stati loro i primi a dare l’allarme, chiedendo l’intervento del Suem 118. I sanitari sono arrivati in pochi minuti insieme ai vigili del fuoco di Castelfran­co Veneto. Il corpo di Libralato, esanime, era riverso dentro la cabina del camion distrutta dall’impatto, incastrato. I pompieri hanno provveduto a liberarlo e lo hanno affidato ai sanitari. Purtroppo però, ogni tentativo di rianimazio­ne è stato vano. Troppo gravi le lesioni riportate dal 61enne, che è deceduto praticamen­te sul colpo. La salma, su disposizio­ne del magistrato di turno Davide Romanelli, è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale castellano. Sul posto per i rilievi sono intervenut­i gli agenti della Polstrada di Castelfran­co Veneto che stanno cercando di chiarire la dinamica del sinistro. E dai primi accertamen­ti sembra si sia trattato di una fuoriuscit­a autonoma nella quale non ci sarebbero responsabi­lità di terzi, neanche di un animale che possa eventualme­nte aver attraversa­to la strada al mezzo. Tra le ipotesi c’è il colpo di sonno data l’ora.

Come da prassi sono stati disposti anche gli esami tossicolog­ici per chiarire se l’uomo avesse bevuto. Ma non si esclude che la causa dello schianto possa essere la distrazion­e. Una delle principali cause di incidenti che si verificano, come in questo caso, a pochi metri da casa. Statistica­mente infatti, è stato riscontrat­o un alto numero di incidenti a causa di un calo di attenzione e prudenza che sopraggiun­gerebbe nei pressi della propria abitazione. La notizia della morte di Libralato ha suscitato grande cordoglio in paese.

Il 61enne lavorava come pavimentis­ta, nella posa di pavimentaz­ioni industrial­i. Era il fratello del geometra Iginio Libralato. Lascia la moglie e un figlio.

I residenti Siamo stati svegliati da un boato nella notte e abbiamo chiamato l’ambulanza

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