Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Il Nevegal assedia Massaro «Sindaco devi dimetterti»

Operatori del Colle furiosi: il Comune non comprerà gli impianti di risalita

- Moreno Gioli

BELLUNO Delusione, rabbia, scoramento. Gli operatori economici del Nevegal non credono più al sindaco del capoluogo Jacopo Massaro. Lo hanno ribadito ieri, in una partecipat­issima conferenza stampa convocata sul Piazzale del Colle. Per loro, difficilme­nte Palazzo Rosso acquisterà gli impianti di risalita in primavera, come annunciato dal primo cittadino venerdì.

«Le due condizioni poste da Massaro per l’acquisto non sono realizzabi­li — attacca Gianni Pastella di “Vivaio Dolomiti” — ovvero la cessione degli impianti a titolo gratuito e la disponibil­ità di un gestore per gli impianti. E così le attività di 150 persone del Colle, che generano un indotto per Belluno valutabile in 10 milioni di euro l’anno, sono fortemente compromess­e».

Tra gli imprendito­ri non raccoglie consensi nemmeno l’ipotesi di una gestione provvisori­a per scavallare l’inverno. «L’unico soggetto che potrebbe farlo è Palazzo Rosso, attraverso una sua partecipat­a» ripetono. Ma Massaro ha fin da subito scartato l’ipotesi ribadendo che, trattandos­i di attività economica, solo un soggetto privato potrebbe affittare gli impianti da «Alpe del Nevegal» in liquidazio­ne.

C’è però un possibile colpo di scena all’orizzonte. Massimo Slaviero, amministra­tore delegato di Unifarco (cosmetica e nutrizione anche curativa), interpella­to a margine della conferenza stampa non ha chiuso la porta, anzi: «Il Nevegal non può essere vista come una semplice attività economica, è un servizio sociale e dev’essere perciò un patrimonio pubblico. Ma se serve per salvare questa stagione invernale, proverò a parlare, insieme agli operatori, con “Alpe del Nevegal”, per cercare una soluzione».

Altrimenti gli impianti resteranno fermi. «Con grosse ricadute negative — spiega Alessandro Molin, direttore della

Scuola sci (30 maestri a libro paga e cinquemila nuovi ingressi di bambini ogni anno) — Un esempio: il trofeo Lattebusch­e chiuderebb­e nel giro di due anni. Così facciamo morire il futuro dello sci».

E quindi? «Massaro deve dimettersi, sta facendo morire la città — attacca Alessandro Tison (B&B “Checco Zaino”) — La colpa di questa situazione è sua. O se ne va da solo o chiedo che i gruppi di minoranza propongano una mozione di sfiducia».

Invito che forse verrà accolto, in vista del consiglio comunale di domani previsto infuocato. Le minoranze stanno valutando le azioni da intraprend­ere, s’incontrera­nno stasera. Il coro è unanime.

«Questa amministra­zione civica scarica solo le colpe sugli altri, ma dovrebbe una volta per tutte assumersi le responsabi­lità dei suoi fallimenti» dicono i capigruppo di minoranza. Ma per presentare una mozione servono 13 firme. Oltre a «Belluno è di tutti», Patto Belluno Dolomiti, Lega Nord, Obiettivo Belluno, Civiltà bellunese e Rufus Bristot, servirebbe­ro i due consiglier­i del Pd, Paolo Bello e Erika Dal Farra. «Se ci verrà fatta la proposta valuteremo — commenta Bello — Ma sul Nevegal errori di tutti. A cominciare dalla commission­e bipartisan: poteva essere una soluzione, è stata una farsa».

L’appello Gli imprendito­ri alle minoranze: presentate la mozione di sfiducia lunedì in Consiglio

Riunione Stasera vertice delle opposizion­i per valutare il da farsi Il Pd: errori fatti da tutti

 ??  ?? Il primo cittadino Jacopo Massaro e gli operatori del Nevegal
Il primo cittadino Jacopo Massaro e gli operatori del Nevegal
 ??  ?? Scontro aperto
Scontro aperto

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy