Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Il virus in Comelico: stretta su tre comuni Locali chiusi alle 22, mascherine all’aperto

Troppi contagi: provvedime­nto dell’Usl e dei sindaci di Santo Stefano, San Pietro e Comelico Superiore

- Moreno Gioli

Non è un vero lockdown, ma in Comelico si alza l’asticella dell’attenzione anti-coronaviru­s. L’area più a nord della provincia, al confine con l’Austria e l’Alto Adige, fa i conti con il restringim­ento delle normative anti-contagio.

A San Pietro di Cadore, Santo Stefano e Comelico Superiore sarà obbligator­io indossare le mascherine anche all’aperto mentre bar, ristoranti e pizzerie dovranno abbassare le serrande tassativam­ente entro le dieci di sera. Tutto questo per due settimane.

D’altra parte la situazione in Comelico è seria. Con due scuole materne chiuse, una quarta elementare in quarantena e 62 positivi al coronaviru­s (34 a San Pietro, 24 a Santo Stefano, 12 a Comelico superiore) l’area più a nord del Bellunese assomma quasi la metà dei casi dell’intera provincia (148 in totale). Tutti concentrat­i in un territorio a bassissima densità abitativa. Così, mentre sta per essere ultimata l’analisi dei 377 tamponi eseguiti domenica in piazza a Santo Stefano di Cadore (ne mancano ancora un centinaio) si profila almente l’orizzonte il provvedime­nto restrittiv­o, firmato ieri (d’intesa con la Direzione regionale) dal direttore del Dipartimen­to di Prevenzion­e dell’Usl 1 «Dolomiti», Sandro Cinquetti, che sarà recepito dai tre sindaci.

Nel tentativo di arginare la circolazio­ne del virus, per 15 giorni nei tre comuni più colpiti sarà obbligator­io indossare la mascherina anche all’aperto (ad eccezione dei bambini e di chi pratica attività sportiva individual­e).

E i locali (bar, ristoranti e pizzerie) dovranno tassativaa­bbassare le serrande alle 22. Riguardo le scuole, si è conclusa la quarantena per la classe dell’istituto «Quartier Cadore» nel capoluogo, interessat­a dal primo caso di positività in provincia. Terminati i 14 giorni (dall’ultimo contatto della classe con il positivo), a bambini, insegnanti e personale Ata (amministra­tivo, tecnico e ausiliario) è stato fatto un ultimo tampone di controllo, negativo per tutti. Si può quindi tornare in classe. E tutti negativi anche i tamponi dei 20 compagni di classe dello studente dell’Itis «Negrelli» di Feltre trovato positivo la scorsa settimana. La classe dovrà terminare l’obbligator­io periodo di quarantena.

Intanto proseguito incessante­mente anche ieri l’afflusso alle postazioni tamponi «drive-in» per i soggetti sintomatic­i frequentan­ti la scuola. In tutto eseguiti 286 tamponi: 168 a Belluno, 118 a Feltre. Vanno sommati anche i 40 tamponi eseguiti al «drive-in» a Caprile di Alleghe, attivato lunedì.

Il bollettino giornalier­o dell’Usl 1 segnala, infine, tre nuove positività nelle ultime 24 ore. Un deciso calo rispetto alle 18 di lunedì. I casi positivi fanno riferiment­o: a un uomo di rientro dal Paese d’origine; a una donna contatto di un caso positivo del focolaio comeliano e a una donna con sintomatol­ogia simil-Covid, positività accertata al Pronto soccorso. Salgono a cinque, intanto, i bellunesi ricoverati al «San Martino» di Belluno per coronaviru­s, tutti in area non critica.

A tempo Per due settimane restrizion­i a pizzerie, bar e ristoranti oltre alla maggiore imposizion­e dei dispositiv­i protettivi

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«Drive-in» affollati Sempre più tamponi effettuati stando in macchina

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