Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Zanetti group lascia la Borsa dopo 5 anni
A cinque anni dal debutto, si appresta a lasciare Borsa Italiana Massimo Zanetti Beverage Group, gruppo trevigiano del caffè e delle bevande: offerta pubblica di acquisto su tutte le azioni per 10 milioni.
TREVISO A cinque anni dal debutto, si appresta già a lasciare la Borsa Massimo Zanetti Beverage Group, gruppo trevigiano del caffè e delle bevande, quotato al segmento Star, che ha depositato alla Consob il documento con cui lancia un’ offerta pubblica di acquisto su tutte le azioni ordinarie in circolazione, cioè poco meno di 10 milioni.
Il prezzo riconosciuto sarà di 5 euro per titolo fino ad un esborso massimo di 49,8 milioni di euro. Si tratta di una manovra il cui senso è chiarito dallo stesso presidente, Massimo Zanetti, il quale giudica non appropriato il valore che il mercato riconosce alla sua società. «Se l’azienda non è apprezzata nella giusta misura – osserva – il rimanere quotati rischia di diventare uno strumento che la svaluta ulteriormente, e dunque è meglio andare per altri lidi». Mzbg entrò nel segmento Star il 15 maggio del 2015 con un prezzo di collocamento di 11,60 euro, dunque più che doppio rispetto alla valutazione attuale di 5 euro. Perciò quella di
In uscita
oggi è una condizione che si presta al riacquisto delle proprie azioni ed all’uscita dal listino.
«Non ho niente contro la Borsa, sia chiaro – aggiunge l’imprenditore trevigiano – ma l’essere quotati a volte ostacola progetti di crescita come quelli che noi abbiamo in mente. Magari fra due o tre anni ci torneremo, non è detto. Quello che posso percepire – conclude – è una scarsa aderenza fra gli algoritmi che di solito usano gli analisti e la natura tradizionale del nostro business caratteristico, che è quello del caffè, il quale, come in generale tutto l’ambito dell’alimentare, genera valore in tempi lunghi».
Il gruppo ha chiuso il primo semestre 2020 con ricavi per 404 milioni, in calo dell’8,1% sullo stesso periodo dello scorso anno, con una perdita di quasi 17 milioni contro un utile di 3,5 l’anno prima.
Si tratta di una dinamica fortemente condizionata dalle misure di contenimento della mobilità introdotte un po’ ovunque a causa del Covid-19, ed è anche a causa della scarsa visibilità sul secondo semestre che il management ha deciso di sospendere le previsioni finanziarie sull’intero esercizio 2020.